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La fisarmonica di Mario Romeo apre la quarta edizione di Castelbuono Classica

Al via domani a Castelbuono la quarta edizione di Castelbuono Classica, la quattro giorni dedicata alla grande musica che quest’anno si apre alla lirica, affrontata sia in chiave orchestrale che cameristica o rivisitata in un’inedita versione strumentale.

A inaugurare la rassegna sarà il recital di fisarmonica bayan "Flight beyond the time" del giovane e virtuoso musicista etneo Mario Romeo, che a partire dalle 21, nello scenario del Chiostro di San Francesco, proporrà un repertorio che spazia dal XVII al XXI secolo, da Vivaldi a Voytenko, passando per Scarlatti, Bach, Schubert, Skrjabin, Zolotarev e Makkonen.

Protagonisti delle serate successive saranno GliArchiEnsemble, compagine strumentale palermitana con all'attivo tournée in tutto il mondo, che eseguirà musiche di Rossini, Verdi e Dvorak, e gli Italian Harmonists, gruppo vocale del Teatro alla Scala di Milano che presenterà il suo progetto “Classicheggiando”, in cui trovano posto grandi autori come Boccherini, Rossini, Schubert, Verdi, Schumann, Brahms, Puccini, Offenbach, Dvorak, Bernstein e C. Porter.

A salire sul palco di Piazza Castello per il gran finale della kermesse, domenica 26, sarà l’Orchestra Sinfonica Castelbuono Classica, diretta per l’occasione dal maestro libanese Toufic Maatouk e impreziosita dalle voci della soprano agrigentina Grazia Sinagra e del tenore di Cinisi Rosolino Claudio Cardile: in programma brani di Mozart, Donizetti, Bizet, Puccini, Rossini, Massenet e Verdi.

Come da tradizione non mancheranno i concerti pomeridiani gratuiti, sempre mirati a valorizzare il talento degli artisti siciliani, che il 24, 25 e 26 agosto saranno affidati all’Euphonia Brass Quintet, al WoodWind Trio e al progetto elettro-classico "Ecuba | Ifigenia" di Marco Betta, Giovanni Di Giandomenico e Luca Rinaudo a.k.a. Naiupoche.

Anche quest’anno Castelbuono Classica rinnova il suo legame con le altre arti: in occasione del festival, Putia Art Gallery ospita la mostra del pittore e ceramista taorminese Antonio Forlin, apprezzato per la sua capacità di trasmettere l’energia e il magnetismo della Sicilia grazie alla combinazione di colori fervidi e brillanti con forme ed espressioni che rispecchiano il carattere autentico dell’isola.

Le immagini tratte da alcune sue opere in mostra sono state utilizzate per la comunicazione visiva dell’intera kermesse, per la quale Forlin, in collaborazione con Stefania Cordone e Adidì, ha realizzato anche parte degli elementi scenografici.

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