PALERMO. Il nudo diventa arte se a fotografarlo è Spencer Tunick, artista contemporaneo che usa i corpi di volontari - che accorrono da tutto il mondo pur di far parte di una delle sue opere - mimetizzandoli tra paesaggi incantati, natura incontaminata, ma anche nelle città, tra i monumenti, nelle piazze e in ogni angolo del mondo in cui poter trasformare le bellezze senza veli, maschili e femminili, in arte. Sarà Palermo, Capitale Italiana della Cultura, ad ospitare la mostra "Nudes", che raccoglierà, per la prima volta, scatti realizzati in tutto il mondo dal fotografo americano, da Shanghai a Parigi, dall'Australia a Brooklyn. La mostra di Spencer Tunick si inaugurerà, alla presenza dell’artista, venerdì 13 aprile alle 18 allo ZAC, il padiglione dedicato all’arte contemporanea nei Cantieri Culturali alla Zisa, dove resterà fino al 2 giugno. Le gigantografie dei suoi lavori più importanti, da Monaco di Baviera a Mexico City, da Hull a Vienna, saranno stampate su 14 teli di grande formato, 3 metri per lato, per offrire ai visitatori una sensazione di completa immersione negli scatti; unite a 54 altre immagini di formato più ridotto che ricostruiscono il suo percorso artistico: dai primi ritratti individuali di “American Zone”, attraverso “Nude adrift” ed i suoi “Early European Projects” sino alle prime riprese sulle masse, “Reaction Zone", alla grande antropologia collettiva umana e allei mega-azioni di México City. Dalle azioni inizialmente illegali e spontanee, a quelle a lungo pianificate su invito di istituzioni artistiche, municipalità o per grandi eventi, dalle fotografie in bianco e nero alle vibranti e colorate fotografie di oggi. Completano la mostra, una serie di video delle produzioni, che ne raccontano la genesi. La mostra, curata da Gerald Matt, è un progetto sostenuto dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo e dalla Gam, Galleria d’Arte Moderna.