PALERMO. Una nuova orchestra al Teatro Massimo di Palermo. Ed è un’orchestra di bambini tra gli 8 e i 15 anni, che ieri per la prima volta hanno gremito il golfo mistico del Teatro con i loro strumenti e il loro entusiasmo. Sono 104, quasi tutti coloro che hanno superato l’audizione (107), provenienti dalle esperienze più diverse e con differenti percorsi di alfabetizzazione musicale alle spalle: chi proveniente da licei a indirizzo musicale, chi dai primi anni del Conservatorio, chi dalle bande dei paesi del Palermitano, chi ancora dalle borgate della città, arrivati in questo caso grazie al progetto del Comune “L’arte adotta un bambino” che vede alcuni professori d’orchestra del Teatro Massimo dare lezioni gratis ai piccoli in diversi quartieri della città. Per il sindaco Leoluca Orlando “l’arte, in questo caso la musica, si conferma strumento di costruzione della comunità e di educazione al senso di appartenenza alla comunità. Questa nuova esperienza che vede il Teatro Massimo quale promotore di cultura e aggregazione è la perfetta sintesi fra Palermo Capitale dei Giovani e Palermo Capitale della Cultura. Un motivo in più per esprimere gratitudine a tutti coloro che sono coinvolti, dai giovanissimi artisti e le loro famiglie, fino ai maestri, i tutor e le maestranze del Teatro”. “Una grande occasione di fare musica insieme – dice il sovrintendente Francesco Giambrone – che è anche un modo straordinario per fare amicizia e per crescere. Per noi un’altra iniziativa dedicata ai bambini che si affianca al Coro di voci bianche, al Coro arcobaleno, ai laboratori dedicati all’opera. Una scommessa e una grande opportunità. Il segno che questo teatro è sempre più casa per tutti, è la casa dei bambini e delle loro famiglie. Contiamo di organizzare a luglio il primo concerto, che vedrà protagoniste insieme le nostre formazioni di piccoli”. “Un’orchestra Kids, di bambini – sottolinea il direttore artistico Oscar Pizzo – non un’orchestra Junior. Dopo il Teatro di Santa Cecilia di Roma, che ha maturato da anni una grande esperienza in questo campo, siamo il primo teatro d’opera in Italia a lanciare un progetto così ambizioso. L’orchestra riproduce esattamente le sezioni di un’orchestra classica”. A mancare, in questo momento, sono soltanto le viole e i contrabbassi, ma per una ragione tecnica: i contrabbassi sono troppo grandi per i bambini e le viole prevedono nei primi anni una preparazione al violino: successivamente gli archi si differenzieranno. Tutti insieme, ieri, hanno debuttato nella fossa orchestrale suonando le prime note, guidati dal direttore Daniele Malinverno che sarà affiancato da una squadra di tutor responsabili delle diverse sezioni, molti dei quali presenti ieri a Teatro: Roberto Lo Coco, Laura Minella e Jeroen van der Wel per i violini, Elio Anselmo per le percussioni, Toti Saladino per i flauti, Gianfranco Cappello per i corni, Sandra Contin per i fagotti, Maria Castiglione per il pianoforte, Liliana Caiolo per il violoncello, Matteo Giacosa per le viole, Francesca Ciccatori per gli oboi. “Una bella sfida – dice il direttore Malinverno – io ricordo ancora con precisione il momento in cui, bambino, entrai per la prima volta a suonare in un Teatro. Non sapevo allora che quella sarebbe diventata la mia vita”.