PALERMO. Domani alle 18 a Palazzo delle Aquile, alla presenza del sindaco Leoluca Orlando, del presidente del consiglio comunale Salvatore Orlando e del presidente della Gesap, Fabio Giambrone, si terrà l’inaugurazione di “Ulisse fugge dalla città”, mostra fotografica a cura di Andrea Musicò, che esplora il rapporto a volte conflittuale con le proprie origini. Allestimento e grafica di Sarah Graceffa che ha coordinato tutto il progetto sin dalla sua ideazione. Otto i giovani fotografi coinvolti: oltre allo stesso Musicò, autore anche dei video e delle foto dei manifesti, Giordano Bufo, Pierpaolo Lo Giudice, Luca Piceno, Giorgia Ruggiano, Simone Ruiz, Marco Traina, Giorgia Trupia; tutti under 30 e accomunati da esperienze di studio e lavoro all’estero, e da una sorta di “circolarità” che alterna partenze e ritorni in un’ottica propositiva di accrescimento del bagaglio personale. «Perché se è vero che Ulisse fugge dalla città, allora è pure vero che Nessuno fugge dalla città», dice con un gioco di parole il venticinquenne palermitano Marco Traina, tra i fotografi in mostra e fondatore della neonata Beetroot, giovane società composta da giovani con l’obiettivo di attivare sinergie tra il mondo degli artisti e quello delle imprese. «“Ulisse fugge dalla città” – spiega Traina – è la storia della nostra generazione. Si parla di talenti in fuga, ma quella che vogliamo raccontare più che una fuga è una necessità, un desiderio di apertura al mondo e di conseguenti esperienze di vita e lavoro altrove. Prima o poi torneremo nel luogo dove tutto ha avuto inizio e che ci ha reso quel che siamo; e che ci richiamerà sempre a sé come una madre insostituibile». «I giovani fotografi che hanno aderito al progetto – dice il curatore della mostra, Andrea Musicò –, su questo tema offrono espressioni artistiche diverse. Per esempio, Simone Ruiz crea immagini ottenute dalla sovrapposizione di più fotogrammi, il risultato è una prigione geometrica per le figure umane; il lavoro di Pierpaolo Lo Giudice si concentra sul quartiere San Filippo Neri di Palermo, ex Zen, con un punto di vista cinico e distaccato, svelando un’architettura prepotentemente dominante sull’uomo; Giorgia Ruggiano raffigura figure umane nude, primordiali, inghiottite in una città buia, quasi invisibile, lo sguardo si concentra sull'unico punto illuminato: l'uomo». Visitabile tutti i giorni fino al 13 marzo, la mostra si svolge con il patrocinio della Presidenza del Consiglio della Città di Palermo; ed è sponsorizzata da Gesap che ha fornito gli spazi pubblicitari presso l’aeroporto Falcone-Borsellino, Pik-up hi-fi, Plex Design, Giglio. Previsti degli eventi collaterali: Sabato dalle 18 alle 20, musica dal vivo con i Try a Trio; contrabbasso Alberto Petrigno, sax tenore Francesco Viola, alla batteria Sandro Giambruno. Domenica alle 11, presentazione del libro “Quello che non c’è ” di Elisa Nobile. Mercoledì 8 marzo (18-20), live music con Luca Burgio. Giovedì 9 marzo (18-20), live music con Pio Placido Trio. Venerdì 10 marzo (17,30-19,30), laboratorio di scrittura itinerante “New Book”. Sabato 11 marzo (11-15), presentazione del gruppo artigianale “Insula”. Sabato 11 marzo (18-20), musica con Angelo Madoglio. Domenica 12 marzo (10.30. 13), il seminario “Cucina: cultura e benessere” con Salvo Galvagno, accompagnato dal brunch offerto dal ristorante “Haiku”.