PALERMO. Una domenica nel segno dell’arte e un lunedì dedicato ad uno spettacolo dal forte impatto emotivo, tutto questo a Palermo nell’ambito di BAM, la Biennale Arcipelago Mediterraneo, il festival promosso dall’Assessorato comunale alla Cultura. Oggi (domenica 26 febbraio) alle 18,30, si inaugura al porticciolo di Sant’Erasmo, l’installazione pop di Domenico Pellegrino, “Cosmogonia Mediterranea”: in acqua (visibile dal porto, e illuminato al tramonto) un grande arcipelago luminoso a led, che riprende in maniera pop e con le caratteristiche tradizionali dell’iconografia siciliana, il Mediterraneo con la Sicilia al centro della scena. Resterà visibile fino all’11 marzo. Si intitola “Invasioni”, invece, lo spettacolo dedicato al celebre fotografo e artista italo-palestinese Mustafa Sabbagh, diretto da Monica Felloni per Nèon Teatro che lunedì 27 febbraio, alle 20,30, andrà in scena al Politeama Garibaldi. Ingresso libero. Si tratta di una produzione dal fortissimo impatto artistico ed emotivo articolata in cinque capitoli narrativi: La bellezza ferisce; La necessità della fuga; La pelle della Terra; XI Comandamento: non dimenticare; Ogni preparativo è fatto. La sceneggiatura affianca brani di letteratura - Emily Dickinson, William Shakespeare, Walt Whitman – a testi originali di Piero Ristagno, Danilo Ferrari, Stefania Licciardello e Federico Ristagno che la Felloni ha ricomposto in un racconto a più voci sul tema del superamento dei confini, fisici e psicologici: “il limite – dice la Felloni - è una convenzione, un punto di vista”. Le immagini di Sabbagh - raffinatissimo e visionario artista a cui Palermo, l’estate scorsa, ha dedicato la prima antologica (foto, video e video-installazioni) organizzata dal Comune nello spazio ZAC dei Cantieri alla Zisa - raccontano il corpo e la sua forma scrigno di Bellezza mentre la scena è “invasa” da corpi – e fra questi alcuni giovani disabili - che penetrano lo spazio, danzano, si amalgamano celebrano nelle forme dell’arte - e sono essi stessi - autentico elogio della vita. Spiega Piero Ristagno, direttore artistico di Nèon: “Abbiamo voluto dedicare le visioni di Invasioni a Sabbagh, artista col quale ci siamo ritrovati in perfetta sintonia. La nostra invasione è comunicazione; lo spettacolo è strutturato come una composizione letteraria in cinque capitoli. Ogni attore a modo suo esprimerà l'universo che ognuno racchiude, che ognuno di noi racchiude, coinvolgendo anche il pubblico. Nulla sarà distante. Nulla sarà lontano. Invadiamoci. Invadeteci”.