BAGHERIA. Sei mila visitatori ieri sera a Bagheria per la serata inaugurale di Villa Cattolica e del Museo Guttuso, chiusi da un anno e mezzo per ristrutturazione. Numeri forniti dall’organizzazione dell’evento. Ecco tutte le altre cifre della serata. - 22 unità di accoglienza - 10 unità per l’ordine e la sicurezza - 12 tecnici audio-video - 8 tecnici fuochi d’artificio - 30 unità di Protezione Civile - 4 unità di facchinaggio - 6 guide turistiche - 6 unità per l’allestimento tecnico - 1 giardiniere - 7 unità nello staff organizzativo La carica dei 107. Queste le dimensioni dell’evento che ha segnato la storia di uno dei musei d’arte contemporanea più grandi della Sicilia, dedicato al maestro Renato Guttuso, nato a Bagheria e rimasto legato alla sua città fino alla fine. “Abbiamo lavorato all’organizzazione di questo evento – spiega Vincenzo Montanelli, direttore organizzativo – per un anno intero. Cercando di non sottovalutare nulla e di rendere questo appuntamento indimenticabile. Gli inconvenienti legati all’ingresso degli ospiti sono stati dovuti alla necessità di garantire l’ordine e la sicurezza all’interno del complesso monumentale, a tutela delle persone, ma anche delle opere esposte. Non era certamente possibile permettere l’ingresso a 6 mila persone contemporaneamente. Tuttavia, da oggi il Museo è fruibile a tutti, come ogni museo che si rispetti”. “Ci sono tanti ringraziamenti doverosi da fare – aggiunge l’assessore alla Cultura, Romina Aiello. Da Onofrio Lisuzzo del Rup (responsabile unico del procedimento), al responsabile del Museo Guttuso, Pino Pagano. Tutti i collaboratori della direzione V e VIII, gli Archivi Guttuso nella persona di Fabio Carapezza Guttuso, la curatrice dell’allestimento Dora Favatella Lo Cascio, il coro Laudate Dominum e l’associazione BeQuadro, gli studenti dell’Itet di Bagheria guidati dal professore Mariano Lanza, il Rotary Club di Bagheria, la ditta Mediacom dei fratelli Aiello, che ha realizzato il video mapping e curato l’illuminazione, la ditta Pirolandia dei fratelli La Rosa. E ancora, il gruppo dei tamburinai, la ditta Tecnoflora, tutta la segreteria organizzativa dell’evento. Un grazie speciale a tutte le maestranze che hanno lavorato al progetto e a tutte le forze dell’ordine per la collaborazione (Polizia di Stato, Polizia Municipale, Protezione Civile). E ancora agli artisti intervenuti, che hanno donato un pezzo della loro arte per arricchire il nostro Museo. Un museo che già oggi, al suo primo giorno ufficiale, è preso d’assalto dai visitatori”.