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Palermo, Sparagna canta le donne siciliane: lavoratrici, sante e selvagge

PALERMO. Un grande omaggio alla poesia popolare siciliana in un concerto che vede come protagonisti alcuni solisti dell’Orchestra Popolare Italiana, a fianco di Ambrogio Sparagna.

Ispirandosi alle raccolte letterarie ottocentesche e agli scritti del Pitrè, Sparagna e i solisti dell'OPI raccontano in versi e parole il mondo antico della Sicilia delle donne, lavoratrici, amanti, madri, passionali, selvagge e sante.

Tra lingue e dialetti diffusi eppure dimenticati, indovinelli, litanie e poesie in gallo-italico, e in arbëreshë. “Vinni la Bedda” è l’originale concerto che Ambrogio Sparagna presenta domani alle 22 alla Macchina dei Sogni, in piazza Sant’Oliva, a Palermo.

Un progetto originale di Sparagna per i solisti dell'Orchestra Popolare Italiana, con Eleonora Bordonaro e Antonio Smiriglia (voce) Cristiano Califano (chitarra), Arnaldo Vacca (percussioni), Erasmo Treglia (ghironda, torototela, ciaramella, fiati popolari) e gli Organetti di Tavola Tonda. Ospite: Mimmo Cuticchio.

Ma la lunga giornata de La Macchina dei Sogni si apre già alle 17,30 con “I tre doni del vento Tramontano, fiaba popolata da “I Pupi di STAC” del fiorentino Carlo Staccioli. Alle 18,30 Ludovico Caldarera e il Teatrino delle Beffe, raccontano le improbabili gesta del pasticcione Giufà, e aprono la via ai narratori.

Per occupare il tempo e aspettare le 21 e il concerto di Di Bella&Coppola, si può invece camminare per piazza Sant’Oliva dove molti artigiani mostreranno i risultati della loro arte antica: stagnini, pupari, costruttori di strumenti, pittori, c’è di tutto nelle cabine trasportate da Mondello, e illuminate dalle “Luminarie dei sogni”, ideate dai giovani artisti dell’Accademia di Belle Arti. Chi vuole può anche visitare la mostra “Viva Pitrè” che racconta la Palermo ai tempi dei “casotti” della Marina, a fine ‘700.

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