PALERMO. Da San Francesco a Santa Rosalia, dalla nascita di Gesù alla prima Crociata. Per tutto il periodo di massimo splendore dell’Opra, gli spettacoli dei pupi componevano un grande mosaico in cui solo la Storia dei paladini di Francia si rappresentava per 371serate consecutive. Il lungo ciclo veniva interrotto di tanto in tanto, soltanto dalle cosiddette “serate speciali” che si srotolavano in un’unica rappresentazione e raccontavano la storia di un eroe, un santo, un brigante… scelta e messa in scena per far partecipare agli spettacoli donne e bambini, che di solito non assistevano agli spettacoli nei teatrini dei pupi. Partendo da questa tradizione, Mimmo Cuticchio lega insieme il repertorio epico cavalleresco e alcuni di questi spettacoli legati ad singolo personaggio, creando un percorso ad episodi sul tema del “sacro”. Ecco dunque l’idea portante di questa nuova rassegna che si apre sabato 3 ottobre alle 18,30 nel tradizionale teatrino dei pupi dei Figli d’Arte Cuticchio, in via Bara all’Olivella, nel cuore storico di Palermo. Gli episodi presentati in questa rassegna, seguiranno dunque due binari paralleli che si alterneranno di settimana in settimana, toccando anche il prossimo 8 dicembre, giorno in cui si apre l’Anno Santo che Papa Francesco ha voluto dedicare alla Misericordia. Se è vero che la religione è un’esperienza fondante in una comunità, il fatto che anche il teatro dei pupi, a suo modo, se ne sia occupato, non è cosa di cui ci si debba sorprendere. Il teatro come atto di comunicazione viva, effettuale, immediata, realizza nel suo nucleo intimamente costitutivo, un’esperienza profondamente socializzante. E’ stato così in passato, è così ancora oggi. In queste rappresentazioni, dirette da Mimmo Cuticchio, la tematica del contrasto tra Bene e Male si colora di ritmi epici, di un gioco scenico affascinante, di intrecci, duelli, tenzoni, e di una successione di scene nel rispetto degli schemi prefissati. La sceneggiatura attenta e accurata, la scelta dei personaggi dimostrano rispetto e fedeltà ai canoni della tradizione di cui Mimmo Cuticchio è fedele e strenuo continuatore, pur guardando sempre alle contaminazioni e al futuro, come è sua abitudine. La storia di San Francesco e il suo messaggio di pace universale, quella di Genoveffa di Brabante, pia donna ingiustamente accusata di adulteri, sorta di Desdemona medievale; Santa Rosalia, che l’Opra fa addirittura discendere nientemeno che da Carlo Magno; la Natività, rappresentata nel periodo natalizio, con le tappe salienti della nascita di Gesù; la Prima Crociata e le contraddizioni insite nell’uso della guerra per la pace… sono tutti temi che privilegiano da un lato momenti di sublimazione mistica e il trionfo del Bene e della fede, dall’altro spunti di esaltazione epica e la mortificazione della malvagità. I copioni sono stati rielaborati da Mimmo Cuticchio. Alcuni fanno perno sulla memoria e il vissuto artistico con il padre Giacomo, altri sono scritti ex novo, quello di Francesco e il Sultano insieme al giornalista e drammaturgo Salvo Licata. Il cartellone 3/4 - 10/11 ottobre - Francesco e Il Sultano 24/25 ottobre - Costantino guarito dalla lebbra 31 ottobre/1 novembre - Genoveffa di Brabante 7/8 novembre - Morte di Don Chiaro e di Don Buoso 14/15 novembre - La storia di santa Rosalia 21/22 novembre - Giuramento nella Chiesa di San Dionigi 28/29 novembre - Tullio Frecciato 5/6/8 dicembre - Agricane chiede l'acqua del Santo Battesimo 12/13 dicembre - La prima Crociata 19/20 dicembre - La Morte di Orlando 25/26/27 dicembre - La Natività 2/3/6 gennaio - Incoronazione di Carlo Magno Gli spettacoli iniziano alle 18.30.