Palermo

Lunedì 23 Dicembre 2024

Fece uccidere la zia a Bagheria, condannata in appello a 18 anni: pena confermata ai sicari

Uomini della Scientifica al lavoro sul luogo del ritrovamento
Investigatori sul luogo dove è stato ritrovato il cadavere di Angela Maria Corona
La vittima in una foto da Facebook
Guy Morel Diehi
Toumani Soukouna
Il luogo in cui è stato trovato il corpo di Angela Maria Corona, 47 anni di Bagheria

I giudici della corte d’assise d’appello presieduta da Angelo Pellino hanno concesso uno sconto di pena a Francesca Maria Castronovo che avrebbe assoldato due uomini per fare uccidere la zia, Angela Maria Corona, di 47 anni, il cui corpo fu trovato il 16 aprile del 2020 sotto un ponte lungo la strada che collega Bagheria a Casteldaccia. Le indagini erano state condotte dai carabinieri, coordinati dalla procura di Termini Imerese. In primo grado la donna era stata condannata a 26 anni e 4 mesi di carcere, adesso in appello la riduzione della pena a 18 anni. I giudici, come richiesto dall’avvocato Francesca Maria D’Amico, che difende l’imputata, hanno deciso di ritenere le attenuanti equivalenti alle aggravanti contestate dalla procura. Sono state invece confermate le condanne per i due presunti esecutori, l’ivoriano Guy Morel Diehi e il maliano Toumani Soukouna, che dovranno scontare 25 anni di reclusione ciascuno. I due sarebbero stati assoldati nel mercato di Ballarò per compiere il delitto. Secondo la versione della nipote, la zia per anni l’avrebbe umiliata e maltrattata. Da qui la decisione di sbarazzarsi della zia: la donna avrebbe così scelto di assoldare due sicari a cui avrebbe dato in base ad una prima versione 15 mila euro, in base ad una seconda 100 mila.

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