Se fosse caduto durante il giorno avrebbe potuto causare conseguenze molto più gravi: la scorsa notte, intorno alle 2, un imponente pino è crollato in via Crispi, davanti alla sede del comando provinciale della guardia di finanza. L'albero si è sradicato dal terreno, probabilmente a causa delle abbondanti piogge che si sono abbattute ieri su Palermo, ed è precipitato sulla strada, in una carreggiata frequentatissima nelle ore diurne e in questi ultimi mesi molto caotica per via della chiusura, per lavori, di un sottopasso. Fortunatamente nessun ferito. Sul posto sono intervenute diverse squadre dei vigili del fuoco che hanno lavorato per liberare la strada. Presenti anche la polizia municipale e la squadra di Interventa che ha messo in sicurezza via Crispi con segnaletica lampeggiante.
Nel tardo pomeriggio di oggi, sull'accaduto è intervenuto anche l'ordine dei dottori agronomi e forestali della provincia di Palermo, che pone l'attenzione sulla prevedibilità o meno di certi eventi. “Sebbene sia palese che anche alberi in buone condizioni possano schiantarsi in caso di eventi meteorici particolarmente intensi, pur tenendo in conto che, con “il senno di poi” tutti siamo ottimi profeti, e capaci di prevedere eventi già accaduti, esaminando il caso specifico sembra verosimile ipotizzare che un tale evento potesse essere previsto, se si fosse eseguito un monitoraggio frequente delle alberature", dichiara Giuseppe Leto, consigliere dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali di Palermo, in merito al crollo di un pino avvenuto la scorsa notte in via Crispi, in città.
"Il pino crollato, infatti, era molto inclinato, in prossimità dello stesso erano stati eseguiti scavi durante i lavori per lo spostamento dei sottoservizi, a causa del cantiere del passante ferroviario della metropolitana, e tutta la zona è inoltre caratterizzata dalla presenza di una falda idrica molto superficiale che, in caso di piogge molto intense, può verosimilmente innalzarsi ulteriormente, causando una notevole diminuzione della capacità di tenuta degli apparati radicali in un terreno reso incoerente. Nel caso specifico, tuttavia, la tecnologia ci permette di avere una prova decisiva sulla presenza di alcuni sintomi che avrebbero permesso di prevederne lo schianto: esaminando le immagini tratte da Google Street View, che permette di confrontare foto scattate nello stesso luogo in date diverse, si può infatti notare come il terreno al colletto del pino, che nella foto scattata a novembre 2022, seppur inclinato, non mostrava particolari difetti, nella foto scattata ad aprile di quest’anno, quindi pochi giorni prima dello schianto, invece mostri un chiaro sintomo di rotazione della zolla radicale, sicuro presagio di imminente crollo della pianta", sottolinea Leto. "L'auspicio è che l’Amministrazione metta in atto i necessari controlli, per evitare che si ripeta la stessa situazione sulle restanti alberature del viale che versano in analoghe condizioni della pianta caduta, evento che stavolta non ha fortunatamente avuto conseguenze spiacevoli, poiché lo schianto è avvenuto in una strada, solitamente molto trafficata, deserta", dichiara il Presidente dell'Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali di Palermo, Salvatore Fiore.