Palermo, niente giochi nell'area verde di piazza Sturzo: genitori perplessi e la Rap fa un passo indietro

Annullata l’area giochi di piazza don Luigi Sturzo, a Palermo. Nei scorsi mesi la Rap, partecipata che si occupa della raccolta rifiuti nel capoluogo siciliano, ha portato avanti un progetto di riqualificazione della piazza, «Rap adotta piazza Sturzo», che prevede l’installazione all’interno dello spazio creato dalla segnaletica, di un info point circondato da panchine, piante e un prato verde sintetico così da creare una piccola area relax. Nel progetto iniziale, però, erano previsti dei giochi per bambini: l’idea, infatti, era quella di poter trasformare la piazza in una piccola zona ristoro dedicata anche ai più piccoli, che avrebbero potuto quindi trascorrere il proprio tempo libero in una nuova zona dedicata della città. Il contesto, però, aveva fin da subito sollevato molte perplessità tra i residenti e i cittadini, considerato l’elevato traffico della zona che avrebbe rappresentato un potenziale pericolo per i bambini, che oltretutto avrebbero giocato all’interno di una nuvola di smog. Annullato, dunque, l’ordine dei giochi che avrebbero dovuto ulteriormente riempire la piazza. A darne notizia Girolamo Caruso, amministratore unico dell’azienda di piazzetta Cairoli, che si è da poco dimesso: «Dopo un sopralluogo congiunto a piazza Sturzo con il presidente dell’ottava circoscrizione, Marcello Longo, e altri consiglieri, viste le osservazioni sull’opportunità di installare dei giochi per bambini e le preoccupazioni e le perplessità di alcune mamme - si legge in un comunicato - si è convenuti, congiuntamente alla circoscrizione, di non installare più le suddette attrezzature». Nel frattempo il progetto continua a prendere forma: sono state avviate infatti le procedure per l’acquisto di un chiosco prefabbricato che sarà il futuro punto informativo per i servizi della Rap. «Anche l’ottava circoscrizione aveva sollevato una perplessità circa l’istituzione di questa area giochi - ha sottolineato il presidente Marcello Longo -, c’era la paura che qualche bambino potesse correre pericoli. La vocazione di questo piccolo spazio è di educazione ambientale, grazie alla presenza di operatori Rap, e di area relax, sfruttando le panchine e il prato sintetico».