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Servizio mensa difficile alla scuola Borsellino di Palermo: manifestazione pacifica con pic-nic in piazza

Non hanno pranzato a mensa oggi ma hanno fatto un pic-nic sul prato di piazza Magione non solo per festeggiare l’arrivo della primavera ma per manifestare le criticità legate al servizio di refezione. I bambini e gli insegnanti di alcune classi dell’istituto comprensivo Rita Borsellino hanno organizzato questa mattina una manifestazione pacifica per accendere i riflettori sulla complessa gestione del servizio mensa. Oltre ai bambini che si sono portati dietro il pranzo da casa, c’erano anche alcuni genitori.

Tutti all’aria aperta ma non solo per il piacere di mangiare fuori in una giornata di sole ma anche e soprattutto per lanciare un messaggio all’amministrazione comunale che darà in gestione il servizio di refezione per il prossimo anno scolastico. “Non abbiamo nulla contro il Comune e la ditta Cot – spiega la dirigente scolastica Lucia Sorce -. E’ in corso la prima prossima gara per l’assegnazione del servizio e per questo vogliamo far comprendere la complessità del sistema che spesso crea malesseri. Vorremmo capire perché non è possibile attivare a scuola una cucina con un cuoco o affidare il servizio a una cooperativa sociale”.

L’obiettivo è quello di porre fine allo spreco alimentare, mediante una proposta adeguata e di qualità e al consumo delle bottigliette di plastica. “Ci sono criticità che il Comune deve conoscere – continua la preside -. Capita che il servizio non parta contestualmente con l’inizio dell’anno scolastico o termini prima della fine dell’anno. Quando il personale addetto alla mensa è assente, non c’è nessuno che lo sostituisce. E poi il menù va pensato a misura di bambino. Una macedonia o una spremuta si potrebbero sostituire alla frutta che i bambini piccoli da soli non sono capaci di sbucciare”.

Tante le idee che la scuola mette sul tavolo come la collaborazione con l’istituto alberghiero Pietro Piazza. Gli studenti potrebbero fare l’alternanza scuola-lavoro, cucinando per i bambini. “Sono cose molto banali – concludono dalla scuola - ma che farebbero la differenza nella gestione quotidiana. Nella nostra città il servizio di refezione è presente in quasi quaranta scuole. Parliamo tanto di riciclo della plastica e dell’importanza di non sprecare il cibo e poi i bambini vedono comportamenti incoerenti. Noi invece dobbiamo far vedere esempi positivi”.

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