Migliora ulteriormente l'incidenza dei nuovi casi di Covid in Italia e in Sicilia. I dati Gimbe continuano ad essere confortanti tranne per due province siciliane in cui i contagi sono aumentati. Nella settimana 17-23 febbraio si registra nell'Isola una diminuzione dei contagi del 20,5% rispetto ai sette giorni precedenti. Restano però sopra la media nazionale i posti letto occupati a causa dell'infezione in area medica (+8,8%) e in terapia intensiva (+2%). Sono solo due le città siciliane in cui i nuovi casi sono aumentati rispetto alla scorsa settimana: Agrigento e Caltanissetta. Nella città dei templi sono 28 i nuovi contagiati su 100 mila abitanti, oltre il 19% in più registrato nella settimana precedente. Nella provincia nissena, invece, i casi sono 20 ogni 100 mila, con due punti percentuali in più rispetto alla settimana 10-16 febbraio. In calo, in sintonia col trend nazionale, tutte le altre province siciliane:
- Messina 38 (-20,3% rispetto alla settimana precedente);
- Palermo 35 (-21,9% rispetto alla settimana precedente);
- Siracusa 29 (-5,9% rispetto alla settimana precedente);
- Trapani 29 (-43,2% rispetto alla settimana precedente);
- Catania 24 (-23,7% rispetto alla settimana precedente);
- Enna 16 (-18,8% rispetto alla settimana precedente);
- Ragusa 16 (-23,1% rispetto alla settimana precedente).
La percentuale di popolazione che non ha ricevuto nessuna dose di vaccino è pari al 16,9% (media Italia 13,9%) a cui aggiungere la popolazione temporaneamente protetta, in quanto guarita da COVID-19 da meno di 180 giorni, pari al 0,3%; la percentuale di popolazione over 5 anni che non ha ricevuto la terza dose di vaccino è pari a 22,3% (media Italia 15,2%) a cui aggiungere la popolazione over 5 anni guarita da meno di 120 giorni, che non può ricevere la terza dose nell'immediato, pari al 0,8%. Il tasso di copertura vaccinale con quarta dose è del 15,6% (media Italia 31,2%), mentre quello con quinta dose è del 8,8% (media Italia 15,1%). La popolazione 5-11 che ha completato il ciclo vaccinale è pari 27,1% (media Italia 35,3%) a cui aggiungere un ulteriore 3% (media Italia 3,2%) solo con prima dose.