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Emergenza freddo a Palermo per i senza tetto: le azioni in campo dei volontari e del Comune

Nella città di Biagio Conte sono tanti ancora, quasi un centinaio, coloro che dormono in strada, nei vagoni dei treni abbandonati alla stazione, sui marciapiedi, sotto i portici, sui gradini delle chiese. Non hanno casa, famiglia, lavoro, non hanno niente se non quegli stracci e quei cartoni con i quali cercano di ripararsi dal freddo. E se li portano dietro ovunque anche durante il giorno perché se qualcuno glieli porta via, rischiano di morire dal freddo.

Chi è stato raggiunto da Biagio Conte ha ricevuto l’accoglienza di una casa, quella della Missione Speranza e Carità, ma sono ancora tanti che non hanno un tetto sopra la testa. E’ emergenza freddo in questi giorni. Gli Angeli della Notte portano ai poveri della città coperte e bevande calde per resistere alle basse temperature. Hanno con loro the e caffè caldo, per dare un sollievo nelle notti gelide. Ma non basta.

“Le coperte le abbiamo – dice Patrizia Oddo degli Angeli della Notte – le mettiamo da parte durante l’anno in vista dell’inverno. Ma le coperte non sono sufficienti. Senza un posto dove andare a dormire chi vive in strada rischia di morire”. I posti nei dormitori sono quasi tutti esauriti ma anche quando qualcuno di questi si libera, i senzatetto non sono in grado di seguire l’iter burocratico che dura alcuni giorni. Bisogna fare richiesta al Comune e fissare un appuntamento per il colloquio.

“Hanno bisogno di essere accompagnati in questo percorso e hanno bisogno di aiuto subito. Il freddo c’è adesso – dice ancora Patrizia Oddo -. Oggi queste persone ci sono, domani rischiano di non esserci più. I referenti per i dormitori non siamo noi ma il Comune, per questo abbiamo chiesto all’assessore all’Emergenza abitativa Antonella Tirrito di incontrarci per affrontare la questione”. L’assessore e i volontari dell’associazione si vedranno giovedì per decidere quali azioni mettere in campo in sinergia. “Ho convocato i servizi sociali di emergenza e la protezione civile – spiega l’assessore Tirrito – per lavorare insieme e in questo coordinamento ci sono anche le parrocchie. Quello dei senzatetto è un mondo che conosco bene, fatto di persone invisibili che non si affacciano ai servizi. Alcuni di loro non vogliono accedere ai servizi per scelta individuale ma la libertà si ferma davanti alla sicurezza e alla cura della persona”.

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