Nel giorno in cui avrebbe compiuto 40 anni e a distanza di 13 anni, dal suo gesto estremo di lanciarsi da una finestra dell’Università per gridare il suo sdegno verso una struttura di potere che delegittima la massima agenzia formativa e culturale del Paese e non rende onore alla meritocrazia, il padre Claudio e il Comune ricordano Norman Zarcone. Nella “Giornata del Merito in memoria di Norman Zarcone”, istituzionalizzata dal Comune, l’appuntamento è alla rotonda di via San Giovanni di Dio, nel tratto che collega le borgate di Corso dei Mille e Brancaccio, intitolata proprio allo studente.
Lì è stata deposta una corona di fiori. Oltre alle forze di polizia e dei carabinieri, era presente anche l’assessore comunale al Decentramento amministrativo e rapporti con le circoscrizioni, Dario Falzone: “La data che è stata istituzionalizzata dal Comune nel 2014 è un momento di riflessione – commenta l’assessore - affinchè il tragico fatto non si ripeta e chi merita possa andare avanti. Il Comune è presente e ogni anno intende rispettare questa giornata”.
Non si dà pace il padre di Norman, Claudio Zarcone. “Fare esercizio della memoria non è un’attività sterile – dice - ma uno strumento di proposta che aiuta a capire cosa si debba e non si debba fare. Norman ha messo la propria innocente vita in gioco per poter denunciare la corruzione all’interno di quella che dovrebbe essere l’agenzia formativa per eccellenza ovvero l’Università. Siamo qui per tutti i Norman di Italia”. Lancia un messaggio a tutti i giovani, il presidente della seconda circoscrizione, Giuseppe Federico: “Ricordiamo oggi Norman, un concittadino che apparteneva al nostro territorio – sottolinea -. Lo ricordiamo dopo 13 anni e continueremo a farlo dopo il suo gesto di protesta contro i baroni dell’Università. Siamo qui a ricordare ai giovani che bisogna lottare e non arrendersi”.
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