Scuole nel mirino dei malviventi in questo fine settimana a Palermo. Due raid vandalici sono avvenuti durante la notte. Il primo è avvenuto alla Scuola Media Leonardo da Vinci. Qualcuno si è introdotto all’interno dell’istituto mettendo a soqquadro aule, imbrattando alcuni monitor della Lim con scritte volgari, vandalizzando i distributori di bibite e alcuni armadietti. I vandali non hanno portato via nulla, ma ci hanno provato. Dopo aver rotto la campanella dell’allarme, zittendola, hanno rovistato nei cassetti della presidenza e hanno forzato gli armadi, probabilmente cercando le chiavi dei cancelli di ferro che aprono i laboratori scientifici o altro materiale di valore. Stamattina gli allievi della Leonardo Da Vinci non hanno potuto svolgere le lezioni e sono dovuti tornare a casa perché all’interno della loro scuola c’erano già i carabinieri a lavoro. I militari stanno controllando le telecamere di sorveglianza esterne del comune e la scientifica ha preso alcune tracce lasciate dai vandali. Si tratta dell’ottavo caso dall'inizio del 2022. Ad agosto il danno più grave, quando dalla scuola furono portati via mixer, computer e microfoni.
L'amarezza della professoressa Genco, preside della Leonardo da Vinci
Molto amareggiata per l'ennesimo raid la dirigente scolastica della Leonardo Da Vinci, Giovanna Genco: “Adesso cominciamo ad essere stanchi. Più volte sono entrati facendo danni quest'anno. A settembre - racconta la preside - abbiamo provato a ricominciare con nuova energia. Sembrava tutto sereno ma il risveglio questa mattina non è stato semplice. Ci rimboccheremo le maniche come sempre e domani i ragazzi e i bambini torneranno in classe. Però è una lotta continua - prosegue Genco - incrociare le dita ogni fine settimana e sperare che il lunedì non ci siano sorprese. Alcune scuole nelle vicinanze nei giorni scorsi hanno subito anch'esse danni. Pertanto non lo vivo come un attacco alla nostra scuola - precisa - ma come un attacco alla scuola in generale. Le scuole non possono essere lasciate da sole a far fronte a queste situazioni. Mettere pezze, essendo pubblica amministrazione, non è semplice. Abbiamo appena acquistato dei monitor e vederli dopo 48 ore imbrattati di vernice è doloroso. Chi ne fa le spese - conclude la dirigente scolastica - alla fine sono i bambini e i ragazzi che non avranno gli strumenti per svolgere le attività didattiche”.
Ladri alla succursale dell'I.I.S. Damiani Almeyda-Crispi
Un altro atto criminoso è avvenuto in via Vivaldi, all'interno dell'Istituto d'istruzione superiore Damiani Almeyda-Crispi. Dei malviventi si sono introdotti all'interno della scuola rubando materiale elettronico e facendo atti di vandalismo. Sono stati rubati tre notebook e un case di un computer fisso. Inoltre diverse aule sono state vandalizzate ed è stato tagliato il cavo di rete che permette la connessione della Lim. Anche qui non è stato possibile svolgere le lezioni e gli alunni dell'istituto superiore sono tornati a casa. Su questo altro fatto di cronaca, il primo atto vandalico subito dal plesso di via Vivaldi, indagano i carabinieri.
Le dichiarazioni della preside dell'Almeyda-Crispi
«Ci ha molto scosso apprendere degli atti vandalici commessi stanotte nel plesso Vivaldi dell’Almeyda-Crispi - ha detto a gds.it la dirigente scolastica dell’istituto, Graziella La Russa -. La scuola è un luogo di formazione che plasma i futuri cittadini e veicola i valori fondamentali della legalità e della Costituzione. I nostri alunni – continua la preside - sono stati privati di strumenti fondamentali di lavoro. Non era mai avvenuto prima d’ora e la nostra comunità scolastica, all’unanimità, condanna l’accaduto e auspica che simili accadimenti non si verifichino più».