Il Buskers a Palermo chiude con 40 mila visitatori, e ora corteo per dire no allo spaccio a Ballarò
Il Ballarò Buskers Festival torna agli antichi splendori e sfiora le 40mila presenze nei giorni del Festival. Per tre giorni tutte e nove le piazze, teatro degli spettacoli di circo contemporaneo, sono tornate a essere stracolme di gente, bambini felici, famiglie entusiaste, Ballarò in festa. Spettacoli di grande levatura artistica grazie alla direzione artistica di Riccardo Strano e per tre giorni il quartiere ha dimenticato le problematiche che lo attraversano. Le migliori energie che animano il quartiere e che confluiscono tutte all'interno dell'assemblea permanente SOS Ballarò (dove SOS sta per Storia Orgoglio e Sostenibilità): i residenti, i commercianti, i mercatari, le associazioni, le cooperative, i ristoranti, tutti insieme, dopo un anno di lavoro e di impegno per migliorare lo status quo, culmina in una grande festa per celebrare la comunità e la voglia di stare insieme. Ma gli organizzatori non dimenticano i problemi che ogni giorno attraversano i vicoli e le strade, e così dopo avere riacceso i riflettori sulla bellezza dell'Albergheria, sulla forza dell'accoglienza e dell'inclusione sociale, aderiscono e promuovono la manifestazione di piazza organizzata dall'assemblea di quartiere SOS Ballarò, venerdì 4 novembre, per affermare che l'Albergheria non si arrende allo spaccio e all'uso di sostanze stupefacenti come il crack, che sta conquistando sempre più frange di giovani, ai quali bisognerebbe offrire un'alternativa alla strada, una cura per venirne fuori e non vivere abbandonati nei vicoli del quartiere: le istituzioni si facciano carico di offrire servizi così come denunciato da residenti e associazioni del territorio «Il Ballarò Buskers ci ricarica, - dice Marco Sorrentino, presidente dell'associazione Ballarò Buskers - ci permette di guardare il quartiere sotto una luce diversa, vediamo nitidamente le potenzialità del quartiere e la grande bellezza che sprigiona. Poi però il Buskers finisce e quando le luci dei riflettori si spengono i vicoli tornano ad essere teatro di consumo di sostanze stupefacenti da parte di troppi giovani abbandonati dalle istituzioni». «Da tempo ci interroghiamo su come affrontare il problema, ma da soli non possiamo affrontarlo, abbiamo bisogno delle istituzioni al nostro fianco - dice Massimo Castiglia, consigliere di circoscrizione e tra i fondatori del Ballarò Buskers - . Oggi lanciamo un appello: scendiamo tutti in piazza il 4 novembre per dire no allo spaccio e all'uso di sostanze stupefacenti a Ballarò e in città e dal 5 lavoriamo tutti convintamente per dare un'alternativa ai giovani».