Palermo

Venerdì 22 Novembre 2024

Palermo, ritardi e lunghe attese alla fermata: volantino di scuse dei lavoratori Amat

 
 
 

Chiedono scusa per la «lunga attesa del bus» e dunque i tanti disservizi di Amat, i lavoratori della partecipata del Comune, stamani con centinaia di volantini appesi alle fermate della città. Domani protesteranno davanti a Palazzo delle Aquile, in piazza Pretoria, dalle 10 e i sindacati preparano già il prossimo sit in che si terrà il 23 marzo. «Dopo le recenti dichiarazioni del Comune e l’approvazione dell’atto d’indirizzo per il piano di risanamento dell’azienda firmato dall’assessore ai rapporti con Amat, Giusto Catania, non possiamo comunque esultare. La situazione del disastro Amat è arrivata a un bivio senza vie d’uscita se non quella dell’immediata assunzione degli autisti mancanti, e siamo fermamente coscienti che a questa si possa solo giungere con atti propedeutici la cui definizione dovrà passare attraverso diversi pareri dei quali possiamo solo auspicarne risvolti positivi» spiegano Franco Mineo (Filt Cgil), Salvatore Girgenti (Fit Cisl), Franco Trupia (Uil Trasporti), Fabio Danesvalle (Faisa Cisal), Carlo Cataldi (Cobas Trasporti) e Giuseppe Taormina (Orsa Trasporti). «Le vittorie e i proclami ancora privi di certezze - aggiungono i sindacati - sono solo fumo negli occhi; l’azienda i cittadini e i lavoratori hanno bisogno d’immediate certezze. Il duello tra bilancio da firmare e piano di risanamento ancora da passare al vaglio, stanno di fatto impedendo le assunzioni. Mentre l’azienda non assume senza bilancio firmato dal socio unico, quest’ultimo non approva il bilancio senza piano di risanamento avallato in giunta e coi pareri tecnici a favore. Altro che condividere entusiasmo, siamo sempre preoccupatissimi e speriamo di doverci ricredere quando gli attori titolati (Azienda-Comune) trarranno il coniglio dal cilindro. La nostra attenzione proseguirà fino all’apparizione del definito atto». I sindacati chiedono l’immediato sblocco del concorso per l’assunzione degli autisti, lamentano che ogni giorno circa 90 bus restano in deposito».

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