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L'addio del Capo a Carmelo Orlando: lascia due figli il pedone travolto e ucciso a Monreale

«Carmelo Orlando era un pezzo di pane e tutti gli volevano bene. Un uomo che si faceva apprezzare e che adesso lascia due bambini»: lo ricorda così Marcello Greco, il proprietario del ristorante Poggio Normanno, dove lavorava saltuariamente come inserviente e dove si stava recando l'uomo travolto e ucciso ieri pomeriggio (il 4 febbraio) mentre attraversava a piedi la circonvallazione di Monreale. Orlando, 44 anni. è stato travolto pochi metri più a valle dell’incrocio con via Santa Liberata da un'auto che viaggiava in direzione Palermo e che dopo avere travolto il pedone si è scontrata con un'altra vettura proveniente dalla direzione opposta. L'uomo alla guida della vettura che ha investito Orlando, un quarantenne, è finito in ospedale in codice verde.

Orlando viveva a Palermo, insieme alla moglie e due figli, ed era vicino alla Confraternita Maria Santissima della Mercede al Capo (quartiere di cui era originario) che sui social ha pubblicato un messaggio di vicinanza alla famiglia: "La nostra Confraternita apprende con dolore la triste notizia della scomparsa di un figlio del Capo, Carmelo Orlando, ragazzo che si è sempre contraddistinto per bontà ed educazione. Il Signore doni pace e conforto alla moglie e ai figli. La Vergine Maria l’accolga in Paradiso e lo presenti al Padre. Riposa in pace carissimo Carmelo".

Ieri a Palermo è rimasto ucciso in un incidente stradale anche un giovanissimo, Mario Di Peri, 22 anni, morto a bordo della sua moto a Bonagia. Mario viveva a Villabate con la sua compagna, da cui aspettava un bambino, e gestiva una macelleria e un locale di proprietà della famiglia, molto conosciuta in paese.

L'ultima vittima della giornata è stata Antonino Camagna, il diciassettenne di Niscemi che la notte di Natale era rimasto coinvolto in un incidente insieme ad altri tre suoi amici tutti deceduti sul colpo. Il giovane, ricoverato nel reparto di Rianimazione dell'ospedale Sant'Elia di Caltanissetta, dove i medici hanno fatto di tutto per tenerlo in vita, è deceduto nel pomeriggio.

Troppo grave il trauma cranico riportato e i conseguenti danni celebrali. Nell'incidente autonomo, avvenuto alle porte di Niscemi, sulla strada provinciale 11, nei pressi del bivio Paradisa, erano morti Gaetano Parisi, 20 anni, Rosario Quinci, 18 anni e Alessandro Cirrone, 16 anni. I quattro giovanissimi, che stavano raggiungendo degli amici per festeggiare il Natale, viaggiavano su una Citroen C3 condotta dal ventenne quando sono usciti fuori strada.

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