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Mafia e scommesse on line a Palermo: confermate 8 condanne, sette gli assolti - Nomi e foto

La mafia nel mondo del gioco online aveva trovato un tesoro. Affari sporchi, che ieri hanno portato alla conferma in appello di otto condanne con il rito abbreviato, sebbene con qualche sconto di pena perché sono caduti alcuni capi di imputazione. Sette sono state invece le assoluzioni.

Sono stati condannati davanti alla corte di Appello, presieduta da Antonio Napoli: Francesco Nania 12 anni e 8 mesi (tra parentesi la condanna in primo grado, 16 an- ni); Antonino Pizzo 12 anni e 4 mesi (13 anni); Benedetto Sgroi 12 anni, 7 mesi e 10 giorni (12 anni e 2 mesi); Antonio Lo Baido 11 anni e 8 mesi (12 anni); Gerardo Guagliardo Orvieto 8 e un mese (8 anni e 6 mesi); Giuseppe Gambino 3 anni e 4 mesi (confermati); Salvatore De Simone 2 anni e 8 mesi (confermati); Davide Di Benedetto 1 anno (1 anno e 4 mesi).

Assolti invece Alessandro Acqua (aveva avuto 2 anni, pena sospesa); Marco e Vincenzo Corso (1 anno e 4 mesi); Antonino Mollisi (1 anno e 4 mesi); Marco Cannatella (1 anno e 4 mesi); Giuseppe Lo Bianco (2 anni e 2 mesi); Devis Zangara (4 anni, rispondeva di riciclaggio ed è difeso da Daniele Giambruno e Mario Di Trapani).

Il processo - ricostruisce Vincenzo Russo sul Giornale di Siciliani edicola - era nato dall’inchiesta Game Over, con la quale il primo febbraio del 2018 erano state arrestate dalla squadra mobile 31 persone, tra cui il «re delle scommesse», il partinicese Benedetto Bacchi, giudicato con il rito ordinario. Il sodalizio criminale operava fra la Sicilia e Malta e aveva come capi anche Antonio Lo Baido e il boss di Partinico Francesco Nania.

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