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Amate e odiate, le cabine di Mondello furono anche protagoniste di un film

Le cabine della discordia quest'anno a Mondello non ci saranno. Una svolta storica causata dal Coronavirus e dalle misure sanitarie obbligatorie e che per forza di cose la società Italo-Belga non avrebbe potuto far rispettare. E così quest'anno niente cabine.

Esultano i tanti palermitani che vedono le casette in legno come un vincolo a godere della bellezza della spiaggia e del mare, rammaricati coloro che invece abitualmente da anni, e magari da generazioni, prenotano una cabina per tutto il periodo estivo.

Le "capanne" della stazione balneare di Mondello hanno fatto la storia a tal punto da essere protagoniste, nel 2017, a Venezia nella Selezione Ufficiale – Fuori Concorso della 74a Mostra internazionale d'Arte Cinematografica, con Buon Inverno - Happy Winter. Si tratta di un lungometraggio documentario ambientato a Mondello, opera prima del giovane regista palermitano Giovanni Totaro, cofinanziato dalla Sicilia Film Commission, nell'ambito del programma "Sensi Contemporanei" e prodotto da Indyca, Zenit Arti Audiovisive e Rai Cinema.

Il film coniuga uno sguardo antropologico sulla comunità dei bagnanti che popola il lido e “le capanne” della stazione balneare di Mondello con una accurata “messa in scena” cinematografica che si avvale di un cast tecnico in ampia misura siciliano. Si aggiungono Paolo Ferrari come direttore della fotografia e Andrea Maguolo al montaggio (David di Donatello per “Lo chiamavano Jeeg Robot”).

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