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Nel compito a distanza lo studente firma col tricolore, il ministro Azzolina: "Grande gesto"

Doveva essere un compito come tutti gli altri, un compito di inglese a distanza, ma quando è arrivato nella bacheca della professoressa Rossana Sgarlata qualcosa è scattato. La firma dello studente Antonino Palmisano dell'istituto commerciale di Termini Imerese era speciale perchè aveva i colori della bandiera italiana che in questo momento più di altri testimoniano l’amore per la propria Patria.

Il compito è stato assegnato alla classe III P all’interno del progetto della didattica a distanza. Il gesto del giovane Antonio Palmisano di apporre la sua firma col tricolore non era affatto banale. E per quell'idea il ministro Lucia Azzolina ha manifestato il suo apprezzamento e ringraziato la professoressa Sgarlata per averglielo segnalato.

“Cara ministra Lucia Azzolina - ha scritto la professoressa Sgarlata -, sono una docente di inglese dell’Iiss Stenio di Termini Imerese mi chiamo Rossana Sgarlata, la volevo rendere partecipe di un segno di affetto per l’Italia mostrato da un alunno frequentante il terzo anno della sezione Sia dell’istituto commerciale, che mi ha particolarmente colpito: ha messo la firma con i colori del nostro tricolore su un compito assegnato con la didattica a distanza. Potrebbe sembrare un gesto banale, ma in realtà per me è stato un gesto particolarmente significativo in un momento in cui c’è bisogno di stare uniti e la bandiera è il simbolo dell’Italia unita. Le invio la foto per mostrarle come i ragazzi possono esprimere, ognuno a loro modo, il senso di appartenenza all’Italia in questo particolare momento che stiamo vivendo. La ringrazio e la saluto”.

Alla lettera della docente, il ministro ha subito risposto: “Non è un gesto banale. È un grande gesto. Ringrazio io lei per avermelo mostrato”.

Soddisfazione è stata espressa anche dal dirigente scolastico dello Stenio, Maria Bellavia. “La nostra comunità scolastica si è rivelata capace, grazie all’abnegazione di tutti i suoi componenti, di non interrompere la relazione educativa con gli alunni e di mantenere vivo il rapporto umano tra docenti e con il dirigente scolastico. Una rete di comunicazione, grazie all’utilizzo avveduto di 'device' e strumentazioni digitali, volta prioritariamente all’interpretazione condivisa e consapevole di un momento storico difficile da gestire per i giovani, nella misura in cui essi hanno dovuto bruscamente volgere le spalle alla dimensione dell’idillio, connaturata all’età adolescenziale, e caricarsi improvvisamente della veste dell’età adulta”.

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