Dal contrasto al cyberbullismo alla lotta alla mafia. Le scuole palermitane si dimostrano le sentinelle contro i problemi che attenagliano la società. Con la loro importante attività di formazione e sensibilizzazione fanno un lavoro quotidiano di prevenzione che le fa diventare un importante baluardo di diritti e legalità nei quartieri della città. È quanto emerge sfogliano le pagine di GDScuola, l'inserto del Giornale di Sicilia dedicato al mondo della scuola, in uscita ogni giovedì. Protagonisti di questa settimana il liceo linguistico Ninni Cassarà e l'istituto comprensivo Florio San Lorenzo di Palermo. L'istituto Cassarà è impegnato nel grande porgetto di far nascere in ogni scuola i cyberangels, ossia squadre di ragazzi «sentinelle» dei social, per prevenire casi sempre più frequenti di cyberbullismo. La scuola, che ha due sedi in via Don Orione e via Fattori, è il polo regionale per un intervento strutturale di lotta al bullismo. Al suo interno sono stati "nominati" 50 cyberangels, ossia 50 ragazzi che vigilano sui social e segnalano casi sospetti per aiutare i loro coetanei. I giovani, molto attivi sui social e condividendo gli stessi spazi interattivi dei loro compagni, hanno più probabilità di accorgersi di evenutali problemi e possono quindi aiutare scuola e genitori a intervenire per tempo. L'Istituto Florio, nel cuore del quartiere San Lorenzo, territorio spesso tristemente noto alle cronache per fatti criminali, svolge un'importante attività culturale di formazione e sensibilizzazione nella lotta alla mafia. Un impegno quotidiano fatto di conoscenza, cultura e memoria. Così è sempre acceso il ricordo del piccolo Claudio Domino, ex alunno della scuola e vittima innocente di mafia. Il piccolo Claudio venne ucciso nel 1986 nella strada che oggi porta il suo nome perchè probabilmente fu testimone oculare di un'attività mafiosa. Così come l'istituto ricorda le angherie subite da Valeria Grasso, proprietaria di una palestra del quartiere, che ha avuto il coraggio di ribellarsi alle richieste di pizzo denunciando i malviventi. "La lotta contro la mafia è sempre aperta e tutti noi la combattiamo a scuola e fuori dalla scuola nella speranza di potere vivere in un quartiere e in una città più liberi e sereni", scrivono in un articolo gli studenti della 3°N dell'Istituto Florio.