Palermo

Venerdì 22 Novembre 2024

Notti sul sagrato per i migranti di Sea Watch, protesta arriva a Palermo: le foto dalla Cattedrale

A Palermo la protesta a sostegno dei migranti di Sea Watch
Diverse le associazioni che hanno aderito
I manifestanti chiedono lo sbarco immediato dei 42 migranti in un porto sicuro
La manifestazione si è svolta sul sagrato della Cattedrale di Palermo
Una iniziativa sulla scia della protesta di Lampedusa, guidata da don Carmelo La Magra
Sugli striscioni la scritta “Palermo per l’accoglienza“ in varie lingue
Sono 42 i migranti a bordo di Sea Watch
La nave della Ong è al largo di Lampedusa da 12 giorni in attesa di un porto in cui sbarcare
 
 

Legambiente Sicilia, Mediterraneo Antirazzista, Forum Antirazzista, Laici Comboniani Palermo, Emmaus Palermo, Cobas Antirazzista, Cobas Scuola Palermo, Associazione Antimafie Rita Atria e Arci Sicilia hanno organizzato anche a Palermo, un presidio davanti alla cattedrale, per protestare contro la permanenza in mare della Sea Watch che ha a bordo 42 migranti e da 12 giorni bordeggia nelle acque del Mediterraneo per la mancata autorizzazione ad approdare. Ecco le foto della protesta sul sagrato davanti alla Cattedrale di Palermo. Una protesta organizzata sulla scia di quella che da giorni va avanti a Lampedusa e guidata da don Carmelo La Magra. «La vicenda della Sea Watch - si legge in una nota degli organizzatori - assume ogni giorno di più contorni disumani, disumanità tratteggiata nelle ultime ore dal dileggio con cui il ministro dell’Interno ha commentato la disponibilità manifestata dall’arcivescovo di Torino di accogliere le 42 persone che ormai da 12 giorni sono bloccate in mezzo al mare di fronte alla costa lampedusana. Di fronte a tale disumano trattamento si moltiplicano di giorno in giorno le iniziative e le manifestazioni di solidarietà che prendono quasi tutte spunto da quanto si sta facendo da giorni proprio a Lampedusa, sotto la guida del parroco, don Carmelo La Magra: da diverse notti, infatti, gruppi di persone hanno scelto di dormire sul sagrato della chiesa in segno di protesta e insieme di condivisione della sofferenza di chi si trova a subire questa inaudita crudeltà». «Riteniamo - conclude la nota - che vada data forza e visibilità a questo segno organizzando sui territori iniziative d’identico tenore per far emergere una volta di più in maniera netta la nostra contrarietà alla politica dei porti chiusi, dei respingimenti e della trasformazione del nostro mare in un cimitero sommerso».

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