Palermo

Sabato 23 Novembre 2024

Droga, gli affari della 'ndrangheta in Sicilia: due i palermitani tra i 31 arrestati, le foto

Gaetano Rubino
Giovanni Giardina
Un fermo immagine tratto da un video della polizia
Fermo immagine tratto da un video della polizia mostra un intercettazione ambientale
Le intercettazioni decisive nell’operazione che ha portato a 31 arresti

Gaetano Rubino, 38 anni e Giovanni Giardina, 40. Sono i due palermitani coinvolti nell’operazione della polizia contro il clan dei «Piscopisani», piccolo gruppo in provincia di Vibo Valentia che in seno alla ‘ndrangheta ha provato a spodestare la cosca dei Mancuso e che ha esteso i suoi affari su buona parte del territorio nazionale ed all'estero. Negli affari del clan c’era anche la Sicilia. Tra i 31 arrestati di ieri figurano i due palermitani. Rubino è originario di Brancaccio, Giardina della zona di Medaglie d'Oro ed entrambi, come spiega Leopoldo Gargano in un articolo sul Giornale di Sicilia in edicola, si trovavano agli arresti domiciliari perchè coinvolti in altre indagini antidroga. Ora però sono in carcere e rispondono di due trasporti di cocaina per un totale di quattro chili. I "Piscopisani" puntavano in alto. Non ci sono riusciti sia per la reazione veemente dei Mancuso, ed in questo senso si spiegherebbero alcuni omicidi nelle fila del gruppo criminale emergente, sia per la risposta ferma della Dda di Catanzaro, che non ha fatto mancare il suo contrasto con inchieste ed arresti. Fino al colpo definitivo assestato ieri con l'operazione "Rimpiazzo", il cui nome esplicita significativamente il tentativo dei "piscopisani" di spodestare i più blasonati rivali dal controllo delle attività illecite nel vibonese.

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