Palermo

Giovedì 02 Maggio 2024

Mafia ed estorsioni a Bagheria, sentenze ribaltate in appello: 11 condannati e 3 assolti

Gioacchino Mineo
Giacinto Di Salvo
Nicola Eucaliptus
Pino Scaduto, capo mandamento bagherese
Onofrio Morreale
Giovanni Trapani
Pietro Liga, ieri l’imprenditore Giuseppe Tarantino ha raccontato di una riunione convocata da lui
Giacinto TUTINO
Francesco Lombardo, boss di Altavilla Milicia diventato collaboratore di giustizia
Paolo Liga
Paolo Liga
Francesco Mineo
Francesco Centineo
Salvatore Lauricella - assolto
Umberto Guagliardo - assolto

La quarta sezione della corte d’appello di Palermo ribalta le assoluzioni di primo grado e condanna una serie di boss e gregari della cosca di Bagheria (Palermo), confermando solo tre assoluzioni e infliggendo quasi sessant'anni di carcere in più per una serie di estorsioni. Rispetto alle decisioni del Gup Gigi Omar Modica, adottate con due diverse sentenze, il 3 e il 14 aprile 2017, sono adesso stati ritenuti colpevoli Gioacchino, detto Gino, Mineo: ha avuto 8 anni; Giacinto Di Salvo era stato già condannato, ma la pena gli è stata aumentata a 11 anni, in continuazione con una precedente condanna; Nicolò Eucaliptus, assolto dal Gup, ha avuto invece 8 anni; Giuseppe, detto Pino, Scaduto: 10 anni; Onofrio Morreale, 8 anni e sei mesi; Giovanni Trapani, 8 anni; anche per Pietro Liga sono stati riconosciuti più reati rispetto alla decisione del Gup e per lui la pena è aumentata a 11 anni e mezzo in continuazione; Giacinto Tutino è stato condannato a 4 anni; Francesco Lombardo a 4 anni e 8 mesi, Paolo Liga a 8 anni, stessa pena inflitta ad Andrea Fortunato Carbone. Il collegio presieduto da Mario Fontana, che ha emesso la decisione ieri a tarda sera, ha poi confermato le condanne di Francesco Mineo, che dovrà scontare 7 anni, Silvestre Girgenti e Francesco Centineo, che hanno avuto 6 anni e 8 mesi a testa. Assolti invece, così come in primo grado, Giovanni Mezzatesta, Salvatore Lauricella e Umberto Guagliardo.

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