Palermo

Lunedì 06 Maggio 2024

Palermo, colpo alla mafia di Bagheria e Porta Nuova: definitive 24 condanne, nomi e foto

Emanuele Cecala. Primo grado: 30 anni Appello: 30 anni Cassazione: conferma
Francesco Pipia. Primo grado: assoltoAppello: 8 anniCassazione: conferma
Il collaboratore di giustizia Andrea Lombardo.
Atanasio Leonforte. Primo grado: 10 anni e 6 mesiAppello: 8 anni e 5 mesiCassazione: conferma
Bartolomeo Militello. Primo grado: 3 anni e 6 mesiAppello: 3 anni e 6 mesiCassazione: conferma
Carlo Guttadauro. Primo grado: 5 anni e 4 mesiAppello: 8 anni e 8 mesiCassazione: conferma
Carmelo Nasta. Primo grado: 3 anniAppello: 3 anniCassazione: conferma
Fabio Messicati Vitale. Primo grado: 3 anni e 6 mesiAppello: 3 anni e 6 mesiCassazione: conferma
Francesco Pretesti. Primo grado: 6 anni e 10 mesiAppello: 6 anni e 7 mesiCassazione: conferma
Francesco Raspanti. Primo grado: 6 anniAppello: 4 anni e 8 mesiCassazione: conferma
Francesco Speciale. Primo grado: 8 anni e 9 mesiAppello: 7 anni e un meseCassazione: conferma
Francesco Terranova. Primo grado: 6 anni e 8 mesiAppello: 6 anni e 8 mesi
Giorgio Provenzano.Primo grado: 10 anni e 6 mesiAppello: 11 anni e 6 mesiCassazione: conferma
Giovan Battista Rizzo. Primo grado: 8 anniAppello: 7 anni e 6 mesiCassazione: conferma
Giovanni Di Salvo. Primo grado: 7 anni e 2 mesiAppello: 7 anni e 2 mesiCassazione: conferma
Giovanni La Rosa. Primo grado: 6 anni e 10 mesiAppello: 6 anni e 10 mesiCassazione: conferma
Giovanni Pietro Flamia. Primo grado: 10 anni e 6 mesiAppello: 11 anni e 6 mesiCassazione: conferma
Giovanni Romano. Primo grado: 6 anni e 4 mesiAppello: 6 anni e 4 mesiCassazione: conferma
Giuseppe Di Fiore
Michele Modica. Primo grado: ergastoloAppello: ergastoloCassazione: conferma
Nicolò Lipari. Primo grado: 10 anni e 6 mesiAppello: 9 anniCassazione: conferma
Paolo Ribaudo. Primo grado: 10 anniAppello: 8 anniCassazione: conferma
Pietro Lo Coco. Primo grado: 10 anni e 6 mesiAppello: 10 anni e 6 mesiCassazione: conferma
Salvatore Buglisi. Primo grado: 3 anni e 6 mesiAppello: un annoCassazione: conferma

Due secoli di carcere e un ergastolo, ricorsi in gran parte inammissibili o respinti: si chiude con la sentenza definitiva della seconda sezione della Cassazione la parte del processo Reset celebrata in abbreviato, contro la mafia dell'area di Bagheria e Porta Nuova. Come si legge in un articolo di Riccardo Arena sul Giornale di Sicilia in edicola, inutili i ricorsi dei difensori dei 24 imputati, che avevano puntato anche ad ottenere possibili attenuazioni di pena, impugnando la parte della decisione di merito che aveva emesso la condanna con l'aggravante del reimpiego dei proventi dell'attività criminale. Nemmeno questa è stata accolta: è saltata così la possibile riduzione di un terzo della pena, che si sarebbe aggiunta al terzo già accordato per la scelta del rito speciale. L'inchiesta era stata condotta dai carabinieri e coordinata dai pm Francesca Mazzocco e Caterina Malagoli. Gli arresti erano avvenuti in tre operazione tra il 2014 e il 2015, grazie anche alla collaborazione delle vittime con gli investigatori. I condannati a pene che vanno dai 3 anni e 6 mesi all'ergastolo sono Emanuele Cecala (30 anni), Giovanni Pietro Flamia, Carlo Guttadauro, Francesco Raspanti, Francesco Pipia, Nicolò Lipari, Giovanni La Rosa, Michele Modica (ergastolo), Fabio Messicati Vitale, Atanasio Leonforte, Andrea Lombardo, Giovanni Romano, Salvatore Buglisi, Giorgio Provenzano, Giovan Battista Rizzo, Carmelo Nasta, Giovanni Di Salvo, Pietro Lo Coco, Francesco Speciale, Bartolomeo Militello, Giuseppe Di Fiore, Paolo Ribaudo, Francesco Terranova, Francesco Pretesti. Nella gallery tutti i condannati e la pena inflitta. I comuni interessati da Reset sono anche Villabate, Ficarazzi, Misilmeri, Trabia, Altavilla e Caccamo, parte civile al processo assieme a numerose vittime e alle associazioni antiracket. Trattato anche l'omicidio di Antonio Canu, ucciso in contrada Minnulidda, tra Sciara e Caccamo, il 28 gennaio 2006. Pure i familiari di questa vittima erano costituiti parte civile.

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