Palermo

Sabato 04 Maggio 2024

Palermo, detriti e sterpaglie vicino alle case allagate dal fiume Oreto: nuova verifica

Fondo Picone residui di terra e restringimento del fiume Oreto
Fitta vegetazione nell’alveo del fiume, in zona Fondo Picone
Le immagini di sterpaglie e folta vegetazione ai margini del fiume Oreto
La vegetazione ostacola il deflusso delle acque fluviali
Vegetazione e terra che restringono il fiume Oreto
La zona dell’alveo del fiume Oreto su cui fare manutenzione
Gli allagamenti nelle case di Fondo Picone a seguito del maltempo di novembre scorso
Acqua all’interno dei condomini nella zona di fondo Picone
Zona del fiume Oreto che necessita di manutenzione
Ecco l’evoluzione dell’alveo del fiume Oreto dal 2013 al 2019

È stato chiesto un nuovo sopralluogo da parte del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle di Palermo, che aveva inoltrato una richiesta di “verifica delle condizioni del Fiume Oreto in località Fondo Picone a seguito delle forti precipitazioni avvenute nella giornata del 3 novembre 2018”. Il sopralluogo è avvenuto lo scorso 8 novembre ma in un tratto diverso. Le forti piogge di questo autunno hanno fatto esondare il fiume danneggiando diversi condomini e auto nella zona di Fondo Picone. In questa zona l'alveo del fiume si restringe per grossi accumuli di terriccio e c'è anche una folta vegetazione che non permette il normale deflusso delle acque. Il sopralluogo è avvenuto da parte dei tecnici del Comune, l'architetto Sergio Marinaro e l'architetto Francesco Mereu, che hanno redatto un verbale, nel quale però viene indicato come tratto dell'Oreto in esame, quello “idealmente compreso tra il ponte militare (ponte Bailey, ndr) - posto lungo via Emanuele Paternò - all’altezza della via Guadagna e il ponte ferroviario di collegamento stazione Notarbartolo posto più a monte”. Ma in realtà il tratto dove era necessario il sopralluogo, secondo i consiglieri M5S, è quello nella zona di Fondo Picone, tra via Decollati, via Oreto, via Amedeo D’Aosta e la sponda sinistra del fiume. L'architetto della protezione civile di Palermo, Francesco Mereu, si è riproposto per la prossima settimana di effettuare un sopralluogo congiunto con i consiglieri pentastellati per capire che tipo di interventi siano necessari. "Il fiume Oreto ha certamente una portata notevole, ma storicamente è esondato ogni 400 anni. I problemi di manutenzione dell'alveo sono cosa diversa e bisogna valutarli andando sul posto bisognerà capire se è necessario un intervento di manutenzione ordinaria o straordinaria e se il Comune di Palermo ha i fondi per farlo è sarà necessario chiedere un aiuto alla Regione". Il gruppo consiliare M5S ha chiesto di effettuare un sopralluogo in località fondo Picone tra il ponte Oreto e il ponte ferroviario verso mare, nei pressi del nuovo ponte di Corso dei Mille, "di condividere insieme ai sottoscrittori di tale richiesta - affermano i consiglieri -, ora e giorno del sopralluogo per non incorrere in ulteriori errori di identificazione dell’area oggetto della verifica. Tra le richieste c'è anche quella di ricorrere a procedure d’urgenza per ristabilire le condizioni di naturale deflusso delle acque del fiume e scongiurare il ripetersi di esondazioni in un area identificata dal Piano di assetto idrogeologico come Rischio Alluvione R4 – Molto elevato e di censire, in maniera dettagliata ed esaustiva, persone residenti e fabbricati presenti in un’area dove la mancanza di manutenzione potrebbe causare la perdita di vite umane e ingenti danni a beni e cose, qualora si ripetesse un evento piovoso della portata ed intensità di quello avvenuto in data 3 e 4 novembre 2018".

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