È stato chiesto un nuovo sopralluogo da parte del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle di Palermo, che aveva inoltrato una richiesta di “verifica delle condizioni del Fiume Oreto in località Fondo Picone a seguito delle forti precipitazioni avvenute nella giornata del 3 novembre 2018”. Il sopralluogo è avvenuto lo scorso 8 novembre ma in un tratto diverso.
Le forti piogge di questo autunno hanno fatto esondare il fiume danneggiando diversi condomini e auto nella zona di Fondo Picone. In questa zona l'alveo del fiume si restringe per grossi accumuli di terriccio e c'è anche una folta vegetazione che non permette il normale deflusso delle acque.
Il sopralluogo è avvenuto da parte dei tecnici del Comune, l'architetto Sergio Marinaro e l'architetto Francesco Mereu, che hanno redatto un verbale, nel quale però viene indicato come tratto dell'Oreto in esame, quello “idealmente compreso tra il ponte militare (ponte Bailey, ndr) - posto lungo via Emanuele Paternò - all’altezza della via Guadagna e il ponte ferroviario di collegamento stazione Notarbartolo posto più a monte”.
Ma in realtà il tratto dove era necessario il sopralluogo, secondo i consiglieri M5S, è quello nella zona di Fondo Picone, tra via Decollati, via Oreto, via Amedeo D’Aosta e la sponda sinistra del fiume.
L'architetto della protezione civile di Palermo, Francesco Mereu, si è riproposto per la prossima settimana di effettuare un sopralluogo congiunto con i consiglieri pentastellati per capire che tipo di interventi siano necessari.
"Il fiume Oreto ha certamente una portata notevole, ma storicamente è esondato ogni 400 anni. I problemi di manutenzione dell'alveo sono cosa diversa e bisogna valutarli andando sul posto bisognerà capire se è necessario un intervento di manutenzione ordinaria o straordinaria e se il Comune di Palermo ha i fondi per farlo è sarà necessario chiedere un aiuto alla Regione".
Il gruppo consiliare M5S ha chiesto di effettuare un sopralluogo in località fondo Picone tra il ponte Oreto e il ponte ferroviario verso
mare, nei pressi del nuovo ponte di Corso dei Mille, "di condividere insieme ai sottoscrittori di tale richiesta - affermano i consiglieri -, ora e giorno del sopralluogo per non incorrere in ulteriori errori di identificazione dell’area oggetto della verifica. Tra le richieste c'è anche quella di ricorrere a procedure d’urgenza per ristabilire le condizioni di naturale deflusso delle acque del fiume e scongiurare il ripetersi di esondazioni in un area identificata dal Piano di assetto idrogeologico come Rischio Alluvione R4 – Molto elevato e di censire, in maniera dettagliata ed esaustiva, persone residenti e fabbricati presenti in un’area dove la mancanza di manutenzione potrebbe causare la perdita di vite umane e ingenti danni a beni e cose, qualora si ripetesse un evento piovoso della portata ed intensità di quello avvenuto in data 3 e 4 novembre 2018".
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