Il gup di Palermo Wilma Mazara ha condannato dieci imputati accusati di estorsione. Furono arrestati nell'operazione "Nuova Alba" che evitò la riorganizzazione all'interno della cosca di Bagheria e spezzò la rete del pizzo. Sedici persone finirono in manette nell'ottobre dello scorso anno grazie alle indagini coordinate dai sostituti procuratori Bruno Brucoli e Gaspare Spedale. Le indagini della Dda di Palermo diretta dal procuratore Francesco Lo Voi e dall'aggiunto Salvatore De Luca individuarono un nuovo gruppo dirigente del mandamento mafioso di Bagheria, che continuava a imporre estorsioni a commercianti e imprenditori. Queste le condanne: Salvatore Zizzo 8 anni e sei mesi, Giacinto Di Salvo, capo del mandamento mafioso di Bagheria dal 2011 fino al maggio 2013, a sei anni. Pino Scaduto dovrà scontare sei anni e sei mesi di carcere, Giovanni Trapani e Vito Lucio Guagliardo quattro anni, Andrea Carbone sei anni e sei mesi, Andrea Lombardo sei anni e sei mesi, Franco Lombardo 6 anni, Giovan Battista Rizzo sei anni e sei mesi, Michele Modica otto anni e sei mesi. Il giudice ha invece assolto Pietro Liga (l'accusa aveva chiesto tre anni e otto mesi) da tutte le accuse perché il fatto non sussiste e Francesco Speciale per non aver commesso il fatto (la richiesta era di sei anni).