Sindaci palermitani all'udienza generale che Papa Francesco tiene oggi in piazza San Pietro. Secondo i dati della prefettura della Casa Pontificia, quello di Palermo è il gruppo di fedeli più cospicuo: circa 2 mila persone tra autorità, dirigenti e fedeli della Città Metropolitana di Palermo, giunti insieme con l'arcivescovo di Palermo, mons. Corrado Lorefice e il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.
Tanta l'emozione dei primi cittadini, che su facebook hanno pubblicato immagini e selfie in attesa dell'arrivo del pontefice. Ecco alcune foto scattate dal sindaco di Carini, Giovì Monteleone, che si dice "onorato di rappresentare la sua città" davanti al papa. Tra i presenti, i sindaci di Ustica, Attilio Licciardi, e di Pollina, Magda Culotta: "Con le colleghe sindaco, sindache o sindachesse, che dir si voglia, ci prepariamo all'udienza papale dedicata alla Città Metropolitana di Palermo", annuncia postando uno scatto sui social, "Augurandoci che il 10 giugno possiamo crescere (numericamente)", aggiunge.
Presenti anche i sindaci di Bagheria, Partinico, Misilmeri, Termini Imerese, Piana degli Albanesi, Ventimiglia di Sicilia, Corleone, Isola delle Femmine, Castelbuono, Gangi, Lercara Friddi, Altofonte e Campofelice di Roccella.
Papa Francesco è giunto in piazza San Pietro a bordo della 'papamobile' scoperta, come si vede dalle foto.
All'inizio del suo giro tra la folla dei pellegrini, il pontefice ha fatto salire sulla 'jeep' sei bambini, portandone poi alcuni con sé nel suo percorso tra i vari settori della piazza, acclamato dalle migliaia di fedeli.
Il Sindaco Leoluca Orlando ha donato a Papa Francesco, a nome della città e della Città Metropolitana di Palermo, la Medaglia Ufficiale di Palermo con l’incisione della frase del Beato Pino Puglisi “Se Ognuno fa qualcosa, allora si può fare molto”.
“Questo significativo incontro è una ulteriore e importantissima occasione per ricordare il grande cambio culturale di Palermo negli ultimi 40 anni - ha dichiarato Orlando -, cambio che ha visto trasformare la nostra Città da Capitale della mafia a Capitale di Cultura non solo artistica ma dei diritti di tutti e di ciascuno. Ciò è stato possibile - ha sottolineato - grazie all’impegno di molti uomini e donne che nel cambiamento ci hanno fortemente creduto, talora sino anche al sacrificio della vita. Auspico - ha concluso - che un giorno il Beato Pino Puglisi possa essere tra i Santi Patroni della città e della città Metropolitana di Palermo, accanto agli altri Santi Patroni delle singole comunità cittadine metropolitane, quali Santa Rosalia e San Benedetto il Moro, figlio di uno schiavo e richiamo forte al rifiuto di ogni schiavitù e alla cultura dell’accoglienza dei migranti che costituisce una scelta irreversibile di tutte le comunità metropolitane ispirata e resa forte dal Magistero di Papa Francesco".
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