PALERMO. Nemmeno un assolto: l’accusa ottiene 23 condanne per altrettanti imputati, nel processo Teseo, nato da un’inchiesta dei carabinieri sullo spaccio seriale di stupefacenti allo Zen2.
Tuttavia le pene (che nel complesso ammontano a circa 80 anni di carcere) non sono dell’entità proposta dalla Procura: in parecchi casi il Gup Ermelinda Marfia, che ha deciso col rito abbreviato, ha accolto le tesi dei difensori, calcolando la continuazione tra più reati e infliggendo pene meno pesanti di quelle chieste dai pm, anche grazie alle riduzioni previste per l’abbreviato (un terzo della pena).
L’indagine dei militari della Compagnia San Lorenzo aveva fatto emergere una serie di vicende particolari, a cominciare dai «turni» a cui si sottoponevano, nel loro «lavoro», gli spacciatori, pagati tra 50 e 80 euro per le «prestazioni» rese.
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