PALERMO. Allo Zen 2 le case popolari, occupate abusivamente, ma anche gli allacci - altrettanto abusivi - alla rete elettrica e idrica, sarebbero state gestite direttamente da Cosa nostra.
Un'inchiesta partita nel 2013 grazie alle dichiarazioni di due collaboratori di giustizia e ora, come riporta il Giornale di Sicilia di oggi, la Cassazione ha confermato in via definitiva sette condanne.
Nello specifico, sono stati condannati in via definitiva: Salvatore Vitale, a otto anni di reclusione, Letterio Maranzano, sette anni e quattro mesi, Antonino ed Angela Spina (figli del boss dello Zen, Guido), condannati a tre anni e quattro mesi ciascuno, Francesco Firenze, due anni e otto mesi. Infine, Francesco e Giuseppe Nappa, due anni a testa.
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