PALERMO. E’ di tre arresti il bilancio dell’attività di contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti nel week-end dei carabinieri, che hanno sorpreso altrettanti pusher a cedere dosi di marijuana e hashish a compiacenti acquirenti tra i quartieri di “Villagrazia-Falsomiele” e di “Ballarò”. Ecco i nomi: Philip Douane, 27 anni, in Italia senza fissa dimora, irregolare, pregiudicato; Francesco Mancuso, 24 anni, disoccupato; Salvatore Lauricella di 26 anni.
Il primo a cadere nelle maglie dei controlli antidroga, a Palermo, in piazza Casa Professa, prossima al quartiere di “Ballarò” Philip DOUANE, nato in Ghana classe 1987, in Italia senza fissa dimora, irregolare, pregiudicato.
Il presunto pusher è stato individuato dalla pattuglia della stazione Oreto, sorpreso, a cedere due dosi di marijuana a due acquirenti palermitani, a loro volta segnalati quali assuntori di sostanze stupefacenti per scopi non terapeutici. Il pusher, dopo essere stato bloccato, sottoposto a perquisizione personale è stato trovato in possesso di ulteriori 13 grammi della stessa sostanza e di 110 euro in banconote di piccolo taglio, ritenute provento del reato di spaccio al dettaglio, il tutto sottoposto a sequestro. Al termine delle formalità di rito l'arrestato su disposizione della competente Autorità Giudiziaria è stato trasferito all’Ucciardone..
Nel tardo pomeriggio di venerdì, a Palermo, in via del Cigno, i carabinieri della Stazione Villagrazia, nell’ambito di un servizio antidroga, hanno tratto in arresto, per “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti” Francesco Mancuso, nato a Palermo classe 1991, disoccupato, già sottoposto alla misura dell’obbligo di presentazione alla P.G. e Salvatore Lauricella, nato a Palermo classe 1988,. I due sono stati sorpresi a cedere una dose di sostanza stupefacente di tipo hashish a una persona che è poi fuggita. Dopo una perquisizione personale e domiciliare i due sono stati trovati in possesso di altri 70 grammi 70 di hashish già suddivisa in dosi pronte per essere spacciate al dettaglio. Sono agli arresti domiciliari.
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