PALERMO. Stamattina un centinaio di studenti universitari hanno protestato con cori e striscioni davanti la segreteria di viale delle Scienze, dove si è svolta l'inaugurazione del nuovo Amat Store, per il servizio di car
sharing. I ragazzi hanno contestato il sindaco Leoluca Orlando e il rettore Roberto Lagalla.
Gli studenti hanno attaccato soprattutto Lagalla, responsabile - secondo loro - dell'approvazione del progetto che prevederebbe l'installazione dei tornelli agli ingressi del polo universitario, rendendone l'accesso a pagamento. «Contestiamo più in generale - dice il portavoce Federico Guzzo - una politica complessiva di mandato che ha visto una crescita regolare negli anni delle tasse universitarie, del costo dei test d'ingresso (tutti a numero chiuso, tra l'altro) a fronte di servizi sempre più ridotti e di cancellazioni di qualsiasi forma di welfare universitario, come il caso delle agevolazioni per gli studenti più bisognosi».
«Queste sono passerelle - proseguono gli studenti - che vorrebbero mettere in ombra un'università sempre più azienda, che basa tutto sulla logica del profitto a svantaggio di chi vuole proseguire negli studi. In merito all'accordo tra Amat e Comune, emerso dall'iniziativa di oggi, siamo certamente favorevoli ad iniziative volte ad una maggiore eco-sostenibilità come bike o car-sharing; tuttavia, vogliamo cogliere l'occasione anche per porre un ragionamento sulla scarsa funzionalità dei servizi pubblici della nostra città a prezzi decisamente elevati, in rapporto anche con le altre città italiane»
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