L'autostrada Palermo-Catania è bloccata da 200 operai della ex Fiat di Termini Imerese al chilometro 33. Gli operai protestano per l'ennesimo fallimento della trattativa per riaprire lo stabilimento. Notevoli disagi alla circolazione. Registrate lunghe code.
AGGIORNAMENTO. Gli operai della Fiat e dell'indotto di Termini Imerese hanno rimosso il blocco lungo l'autostrada A19 Palermo Catania. I metalmeccanici si sono diretti in corteo davanti alla fabbrica siciliana della Fiat, che è chiusa dal novembre 2011. Gli operai hanno organizzato un presidio davanti ai cancelli dello stabilimento. "Vogliamo soluzioni - dice Salvatore Pirrone, 35 anni, operaio della Biennesud, una delle aziende dell'indotto Fiat -, sono stato licenziato quando la Fiat ha chiuso e fino a ottobre ho percepito l'assegno di mobilità, da due mesi non ho diritto più a nulla. Per altri 70 dipendenti la ditta ha avviato un mese fa le procedure di licenziamento". "Chiediamo che oggi si arrivi a un accordo - aggiunge Agostino Cosentino, 51 anni, operaio Fiat - il tempo stringe. La trattativa con Grifa si è arenata. Solo tre giorni fa abbiamo appreso che c'è Metec come nuovo investitore per Termini Imerese. Bisogna fare presto tra pochi giorni scatteranno i licenziamenti per tutti". Sono 756 gli operai di Fiat e Magneti Marelli, oltre quelli delle ditte dell'indotto, in cig in deroga fino al 31 dicembre; senza soluzioni per il rilancio del polo industriale i lavoratori dall'1 gennaio saranno licenziati. Al ministero dello Sviluppo economico è in corso un vertice sulla vertenza.
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