Una colonna di fumo alta una decina di metri, schegge di metallo sparse ovunque, rami degli alberi vicini tranciati dalla imponente deflagrazione che ha richiamato persone a diversi chilometri di distanza. Si è pensato al peggio quando un grosso boato ha squarciato il silenzio all’interno del parcheggio tra via Tritone e via Schillaci, nella borgata marinara di Sferracavallo. Una grossa bomba carta è stata fatta scoppiare a pochi passi dallo storico laboratorio di barche e di alcune auto parcheggiate, anche quelle di alcune coppiette che, come spesso accade, si erano appartate lì intorno. SERVIZIO E FOTO A CURA DI ROSSELLA PUCCIO
Una bomba rudimentale, ma di grande consistenza: osservando i residui sparsi ovunque, sembrerebbe essere stata costruita con una rete metallica di contenimento, nastro adesivo (quello usato per gli imballaggi), carta stagnola e polvere da sparo, messa poi su un supporto di plastica e una lunga miccia per darvi fuoco. La luce del mattino ha permesso di vedere meglio gli effetti del congegno che si è trasformato in una vera e propria arma, che solo grazie a una fortunata coincidenza vista anche l’ora non ha creato danni. Il reticolato di metallo della bomba si è trasformato con la deflagrazione in tante pericolose schegge di metallo, simili a proiettili, che hanno perforato il tronco degli alberi intorno, fendendo perfino il muro in cemento armato e i portoni in metallo delle abitazioni circostanti. I resti e il segnale dello scoppio sono ancora ben visibili, e da ieri notte non si arresta l’andirivieni di persone che vengono a guardare cosa sia accaduto.
Una volante della polizia è subito intervenuta sul posto dopo la chiamata fatta qualche minuto dopo lo scoppio. Sul posto sono stati visti allontanarsi due uomini, un giovane e un uomo adulto, che mentre erano in fuga urlavano si fosse trattato solo di uno scherzo di cui avevano perso il controllo.