Sfregio alla lapide in memoria di Giovanni Falcone a piazza Magione Palermo. La scritta a spray nero ha scandito le lettere di un gravissimo insulto su quella lapide in onore di Giovanni Falcone a Piazza Magione: «Sucate sbirri. Grande Totò». Proprio in quel quartiere nel cuore pulsante di Palermo, la Magione, dove il magistrato antimafia era nato e cresciuto. «Ecco come si presenta la targa in memoria di Giovanni Falcone oggi in piazza Magione... – scrive Pio Mellina, dipendente universitario, che è il primo a segnalare il vituperio - Inutile ricordare che questa zona è ormai terra di nessuno dove ognuno può fare quello che vuole e dello stato e delle Istituzioni non se ne vede l’ombra... Tristezza». Ci si chiede se quell’osannare il boss Riina, contro lo Stato e la legalità, sia anche legato ai continui e ripetuti richiami di cronaca in cui ‘Totò’ ritorna alla ribalta con le sue minacce e la sua incontrollata spavalderia. Uno sfregio intollerabile che ricorda quel lontano 1994 quando un gruppo di ragazzini di appena dieci anni distrussero o a martellate la lapide. «Esprimo la ferma condanna per questo nuovo incivile e riprovevole gesto in contrasto con la coscienza dei palermitani», ha detto il Sindaco Leoluca Orlando che ha immediatamente allertato l’Assessore al Territorio, Agata Bazzi per inviare sul posto gli operai della Manutenzione. La lapide, fa sapere il Comune, è stata prontamente ripulita. Servizio di Rossella Puccio.