Un’intera giornata nel segno dei Florio, dedicata ai cento anni della sezione palermitana dell’Automobile Club. Si è tenuta nei giorni scorsi a Villa Niscemi ed è ruotata attorno alla convinzione che bisogna proiettarsi verso un futuro sostenibile, ma senza dimenticare il passato, che comprende soprattutto la Targa Florio, la corsa automobilistica più antica e famosa del mondo; e la figura di Vincenzo Florio a cui è stato intitolato il parco delle ex Case Rocca, spazio in cui proprio il nobiluomo inaugurò nel 1907 l’autodromo storico di Palermo. Per il commissario straordinario dell’Aci, Giancarlo Teresi, “L’Aci vuole guardare avanti ma senza dimenticare il suo passato. E il futuro passa dalla mobilità sostenibile e dal rispetto per l’ambiente”. Di questo si è parlato durante il convegno-incontro “Cento anni dell’Automobile Club Palermo, dal passato al futuro” a cui hanno partecipato, tra gli altri, anche il pilota Nino Vaccarella e il presidente del club Ferrari Gilles Villeneuve, Gaetano Di Maio. All’esterno di Villa Niscemi erano esposte alcune auto d’epoca e vetture sportive moderne: tra le altre, una Ferrari 348, una Porsche 911 S e una Lancia Delta HF integrale. E’ stato anche mostrato un abito nero da sera, realizzato dalla stilista catanese Francesca Paternò, che ricalca il modello indossato da Donna Franca Florio per posare per il celebre quadro di Giovanni Boldini, conservato a Villa Igiea.