Non ha ancora aperto («mi sono dato come scadenza il 7 dicembrema spero di farlo entro fine novembre») a ha già tuttoprenotato fino a gennaio, eventi, feste di compleanni, cene,pranzi di lavoro convention. «In verità avevo deciso di prendermi un anno sabaticoandando in giro tra l’Italia e il resto del mondo, come unpellegrino cucinando solo per gli eventi adoro il contattodiretto con la gente. Poi dal giorno successivo alla chiusuradel mio ristorante al Majestic, sono cominciate a piovermicentinaia di proposte. Ho optato per il Jumeirah, perchè è unastruttura con un ampio respiro internazionale e ha un personalemolto giovane. Qui ho trasferito in blocco tutta la mia squadradi collaboratori, 18 persone. Ho preso chiavi in mano mano tuttala ristorazione. Ma guardo già avanti, ho preso accordi peraprire un ristorante a Dubai fra due anni, ci manderò arotazione i miei ragazzi. Perchè insieme a Doha queste due cittàsono un crocevia che muove l’economia mondiale».
Ma andiamo per ordine “il progetto“ del Jumeirah prevede varieopzioni di food: «breakfast con influenza siciliana; breakfastdi lavoro; lunch a buffet; brunch domenicale, ma non solo ancheil menu per la Spa lo firmo io con possibilità per chi lodesidera di mangiare nella zona benessere con un menu light.“Non impongo niente mi limito a dei consigli“. Oltrenaturalmente al ristorante Filippo La Mantia (che mantiene ilnome Magnolia “mi piace“ per quest’ultimo l’ingresso appositosarà da via Sicilia. Immancabile sarà la terrazza. La Mantianon ama le etichette o le dotte classificazioni, per questo sidefinisce semplicemente “oste e cuoco“, nonostante la sua cucinasia diventata famosa a livello internazionale (tra i suoi fanJohn Travolta e Rania di Giordania, Jovanotti, e UmbertoVeronesi) grazie all’originalità e all’impronta marcatamentemediterranea dei suoi piatti.
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