Palermo

Venerdì 22 Novembre 2024

La gioia del bomber Brunori: «Ringrazio Palermo che mi ha adottato come un bambino»

Matteo Brunori
Massolo
Floriano
Soleri
De Rose e Valente
Andrea Accardi
Crivello

«Lo ricorderò per tutta la vita». Un’emozione indescrivibile, quella provata da Matteo Brunori, il vero trascinatore sul campo di una squadra che ha creduto alla promozione in Serie B anche nei momenti più difficili. È stato votato come miglior giocatore della finale, ma per il Palermo è stato il miglior calciatore di tutta la stagione. Per lui parlano i 29 gol, l’ultimo dei quali segnato su rigore proprio nel ritorno della sfida col Padova, che ha regalato a tutta una città il ritorno in seconda serie. «È un’emozione indescrivibile - ha dichiarato il bomber - questa gente dà un calore incredibile. Meritano tutto questo, lo sognavo fortemente e non ho parole. Mi vengono i brividi». La gioia di un ragazzo che ha accettato di rimettersi in gioco, scommettendo su se stesso: «Devo solo ringraziare questa città che mi ha preso come un loro bambino». Il pubblico gli ha tributato una standing ovation da favola, un regalo che Baldini gli ha voluto concedere, per prendersi l’affetto di un popolo ai suoi piedi, che ora attende solo un annuncio: quello della sua permanenza, dato che il prestito scade il 30 giugno e a fine mese Brunori tornerà ad essere un calciatore della Juventus. Con la Serie B, però, lo scenario cambia. Questioni a cui pensare nelle prossime settimane. Intanto, il Palermo si gode la festa, iniziata con la consegna delle medaglie ai giocatori e allo staff tecnico da parte del presidente della Lega Pro, Ghirelli, e del presidente rosanero Mirri, che ieri è stato tributato dagli ultras della Curva Nord con uno striscione esposto nel corso della partita. Poi, una volta ricevuta la medaglia, anche per lui è partito l’applauso. Il primo a percorrere la passerella è Massolo, l’inatteso eroe di questi play-off, promosso a titolare proprio nelle sfide decisive per la promozione: «Ci ho messo un pizzico di mio, ma è merito di tutti. Ci tengo a dire che merito è anche di Pelagotti, io mi sono sempre allenato e mi sono fatto trovare pronto. Ora ci godiamo la festa, a Palermo sto da Dio: una città meravigliosa, voglio rimanere». Pronto a restare anche Dall’Oglio, commosso per la dedica al padre scomparso: «Non vedo l’ora di ricominciare a luglio». La premiazione si è chiusa con la coppa, consegnata al capitano De Rose e sollevata al cielo: «Abbiamo faticato e sudato, ma i nostri sacrifici sono stati ripagati. I ragazzi per me sono immortali». Di certo, uno che ha dato tutto anche ieri sera è Valente, alla prima vittoria dei play-off dopo sette partecipazioni: «Negli ultimi cinque minuti ero in trance, è una promozione meritatissima per la città di Palermo». Esaltato anche Soleri: «È una grande vittoria, poi con un pubblico così è tutto più facile». Gli altri colori dominanti sono quelli della bandiera della Sicilia, il giallo e rosso col triscele in mezzo, sventolata con orgoglio da Accardi e Crivello: «La dedichiamo a noi stessi - ammette il terzino sinistro - ci abbiamo creduto sin dall’inizio e l’abbiamo meritata. Venivo allo stadio ai tempi d’oro ed era così, è straordinario. Non potevamo mai perdere». Gli fa eco l’amico Floriano: «Abbiamo fatto di tutto per vincere questi play-off e abbiamo strameritato, le abbiamo vinte tutte e quando ci è andata male abbiamo pareggiata». Stessa cosa stasera, con una vittoria netta in una serata storica. Disturbata solo dall’invasione - pacifica - da parte di qualche tifoso un po’ più euforico degli altri. Ma nella serata del ritorno in Serie B, la festa deve essere di tutti.

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