Palermo riabbraccia la Nazionale per la sfida dell'Italia contro l'Armenia e gli azzurri rispondono con una valanga di gol. Il "Barbera" omaggia la squadra di Mancini con il pubblico della grandi occasioni per celebrare la passerella degli azzurri, ormai da tempo qualificati agli Europei. Una festa del tifo resa ancor più spettacolare dal risultato: 9-1 per l'Italia. Una vittoria record per la nazionale che nella sua storia aveva segnato 9 gol in un singolo match soltanto in altre due occasioni, nel 1920 contro la Francia (9-4) e nel 1948 con gli Usa. Sono 27.800 gli spettatori che si sono presentati allo stadio Renzo Barbera per assistere al match degli azzurri contro l'Armenia, sfida valida per le qualificazioni ai campionati europei del 2020. La formazione di Mancini ha già staccato il pass per Euro2020 e, nonostante alcune frange della tifoseria rosanero avessero annunciato la loro assenza per via delle ultime vicende relative al fallimento del Palermo Calcio, alla fine l'impianto del capoluogo siciliano, come è possibile vedere dalle foto, ha mostrato la propria vicinanza all’Italia. "Siamo orgogliosi di essere siciliani", "Nè grappa, nè barolo. Ubriachi di Zaniolo", si legge alcuni degli striscioni esposti sulle tribune. Ma anche "no al razzismo", segnale importante in un avvio di stagione segnato da tanti casi di insulti razzisti negli stadi italiani. Applausi scroscianti per gli azzurri fin dal primo loro ingresso sul terreno di gioco: Sirigu, ex portiere del Palermo, e Bonucci i più acclamati. Percorso netto per la Nazionale che chiude il suo cammino nelle qualificazioni a Euro 2020 vincendo tutte e dieci le partite del suo girone. A firmare la vittoria contro l'Armenia la doppietta di Immobile, quella di Zaniolo e i gol di Barella, Romagnoli, Jorginho, Orsolini e Chiesa. Per l'Armenia gol della bandiera di Babayan. LA CRONACA. La squadra di Mancini chiude la pratica già dopo la prima mezzora di gioco portandosi sul 4-0, ma che sarebbe stata una festa azzurra si è capito subito dopo i primi dieci minuti di partita per effetto dei due gol in due minuti di Immobile e Zaniolo rispettivamente all'8' su assist di Chiesa e al 9' su passaggio dello stesso Immobile. L'Italia gira che è una meraviglia, Mancini scioglie i suoi dubbi della vigilia puntando su Zaniolo in attacco con Immobile e Chiesa; a centrocampo con Jorginho in mezzo ci sono Tonali mezzala a destra e Barella a sinistra; in difesa Bonucci e Romagnoli centrali con Di Lorenzo terzino destro e Biraghi a sinistra davanti al portiere Sirigu, acclamato dai quasi 28 mila (27.750 spettatori il dato ufficiale) del "Barbera", suo ex stadio ai tempi del Palermo. L'Armenia crolla subito sotto i colpi degli azzurri. Dopo i due gol iniziali l'unico a dare coraggio ai giocatori armeni è Bonucci con i suoi errori in fase di alleggerimento. In un'occasione scarica il pallone all'indietro senza accorgersi di Karapetyan in agguato che tenta il pallonetto su Sirigu, ma colpisce in pieno la traversa. In un'altra, allo scadere del primo tempo, permette al capitano armeno Hambartsumyan di liberarsi al tiro che trova un attento Sirigu. Ad arrotondare il risultato nel primo tempo, altri due gol in quattro minuti di Barella al 29' su assist di Bonucci e Immobile al 33' su verticalizzazione di Zaniolo. Un parziale che poteva anche essere più cospicuo in considerazione dei pali centrati da Chiesa, che ne ha colpito uno anche nel secondo tempo, e Immobile. In avvio di secondo tempo Mancini schiera dall'inizio Orsolini al posto di Barella, arretrando Zaniolo in posizione di mezzala. Ma anche da più lontano rispetto alla linea di porta il romanista trova il gol al 19' con un sinistro dal limite. È la rete che dà il via alla goleada azzurra del secondo tempo che porta le firme di Romagnoli al 27', Jorginho al 30' su calcio di rigore procurato da Orsolini, lo stesso attaccante del Bologna al 32' e Chiesa al 36'. Nel corso della partita c'è spazio anche per il debuto di Meret al posto di Sirigu e l'ingresso in campo di Izzo per Bonucci. Si finisce con il pubblico di Palermo che "chiama" il decimo gol e l'Armenia che segna il gol della bandiera con Babayan al 34'.