Palermo

Giovedì 02 Maggio 2024

Era il 14 giugno 2011, nel giorno dell'addio ai tifosi del Palermo Delio Rossi disse: "Alla prossima"

Il 23 novembre 2009 Delio Rossi viene scelto da Zamparini per sostituire Walter Zenga
Delio Rossi, nella stagione 2009/2010 ha sfiorato la qualificazione alla Champions League
Molto amato a Palermo, in due stagioni ha conquistato oltre 120 punti in due stagioni
Delio Rossi è nato a Rimini e ha 59 anni
La sua prima esperienza in rosanero
Per Rossi al Palermo due qualificazioni in Europa League
Il 28 febbraio 2011 Zamparini lo esonera ma lo richiama a campionato in corso
Richiamato alla guida del Palermo, il 29 maggio 2011 porta a Roma 40mila tifosi per la finale di Coppa Italia
Rossi all’Olimpico per la finale di Coppa Italia che il Palermo perse contro l’Inter
Delio Rossi è rimasto nel cuore dei tifosi rosanero
Il 14 giugno del 2011 il suo saluto ai tifosi, ma era un arrivederci
“Alla prossima“: disse Delio Rossi
Dopo il Palermo il passaggio alla Fiorentina
La commozione al ritorno al Barbera da tecnico viola
Breve l’esperienza alla Forentina
Il ritorno a Palermo
Il tecnico accolto dai tifosi all’aeroporto
Per lui è la terza esperienza a Palermo

«Alla prossima». Si era congedato così Delio Rossi da Palermo il 14 giugno del 2011 all’Addaura Hotel davanti a circa un centinaio di tifosi. Un saluto, o meglio un arrivederci, come poi il tempo ha dimostrato. Dopo quasi otto anni il tecnico di Rimini, 59 anni, torna sulla panchina rosanero. Era la sua seconda esperienza in rosanero, perchè lo stesso anno, il 28 febbraio, Zamparini lo aveva esonerato dopo la sconfitta casalinga per 7-0 contro l'Udinese. Per un breve periodo Serse Cosmi prese la guida della squadra prima di fargli nuovamente posto fino a fine stagione. Da allora è cambiato molto, è cambiato tutto. Alla presidenza non c'è più Zamparini, il Palermo non è più la squadra che giocava in Europa, che sognava la Champions e che, proprio con lui alla guida, sfiorava la conquista della Coppa Italia. Ai tifosi, che nel giorno del suo saluto, pronosticavano senza crederci troppo un "Rossi ter", lui disse: «In questo momento mi sembra fantacalcio. Ma è anche vero che viviamo tutti sotto lo stesso cielo…». Non disse tornerò, ma è tornato. E nessuno ha dimenticato gli oltre 120 punti conquistati in due campionati, le due qualificazioni in Europa e aver portato quarantamila tifosi a Roma per la finale di Coppa Italia, poi persa contro l'Inter. La sua carriera andò avanti, ma senza troppe glorie. Dopo il Palermo debuttò il 19 novembre 2011 sulla panchina della Fiorentina, al posto di Mihajlovic, ma fu esonerato a fine stagione dopo uno scontro verbale e fisico Ljaijc. Tornò ad allenare a fine 2012, prendendo la guida della Sampdoria dopo l'esonero di Ciro Ferrara, ma venne sollevato dall'incarico l'anno dopo. Ci fu poi il Bologna nella sua carriera con cui dalla B centrò la promozione nel massimo campionato e per ultima il Levski Sofia, formazione bulgara con cui nel 2017 ottenne il terzo posto in campionato e giunse in finale nella coppa nazionale perdendo ai rigori contro lo Slavia Sofia. Lo scorso 18 luglio l'esonero dopo una difficile partenza in campionato e l'eliminazione nei turni preliminari di Europa League.

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