Palermo

Giovedì 14 Agosto 2025

Una nuova stella nel cielo di Isnello: dal 22 al 24 agosto arriva la sedicesima edizione del Valdemone Festival

Il format del festival è completamente rivisitato e quest'anno ricco di novità. La sedicesima edizione del Valdemone, Festival internazionale di teatro di strada, circo contemporaneo e musica, ha una nuova casa: Isnello, il paese tra le montagne delle Madonie in provincia di Palermo famoso per i suoi cieli notturni particolarmente limpidi e la presenza del Parco Astronomico Gal Hassin, per queste ragioni è chiamato il paese delle stelle.

Il tema scelto per quest'anno dall’associazione Kiklos, che da sedici anni cura la direzione artistica del festival, è "La Talea": un simbolo di resistenza, rinascita e sopravvivenza. Dopo quindici edizioni ospitate a Pollina, il Valdemone si trasferisce a Isnello per mettere nuove radici e continuare a crescere, custodendo lo spirito che lo anima fin dall'inizio. Nuove piazze e scorci inediti si preparano ad accogliere gli artisti provenienti da tutto il mondo, in una tre giorni di bellezza, stupore e connessione.

Tra le grandi novità di questa edizione, spiccano una serie di attività collaterali che arricchiscono il programma principale:

La presentazione di due libri: "Il buco nel calzino", libro per bambini di Salvino Calatabiano(domenica 24, ore 11, piazza dei Caduti), e "Utopie nel mezzo. Vent’anni del Teatro dei Venti" (sabato 23, ore 11, piazza Mazzini). ⁠Parliamone con gli artisti: un incontro con l’artista Chiara Marchese per approfondire il processo creativo e la ricerca alla base di MAVARA, assolo sul filo molle che intreccia circo, marionetta e danza. Partendo dalla figura della "mavara" nella tradizione siciliana, il talk esplora il rapporto tra corpo, rito e simbolo, tra fragilità e potere, alla luce di un approccio antropologico e performativo a seguire Shedan Theater, Danza mobile & Teatro del sottosuolo (Sardegna) presentano steamplant movement e il suo processo creativo e inclusivo. ⁠Lo Spazio Documentaria, allestito presso il centro sociale di Isnello, dove saranno proiettati due documentari su Gaza il sabato e la domenica pomeriggio. ⁠Il percorso sonoro "Il nonno cantastorie. Favole senza età", a cura del Teatro dei Venti, in cui le favole di Gianni Rodari, lette da anziani, prenderanno vita in un ascolto immersivo di 20 minuti. ⁠Il Parco Astronomico Gal Hassin, rimarrà aperto con una serie di attività durante tutto il festival.

Non mancheranno spazi espositivi e interattivi: ⁠la mostra fotografica "Circando Gaza" a cura del CISS – Cooperazione Internazionale Sud Sud, con immagini diffuse per le vie del paese che raccontano l’esperienza della scuola di circo di Gaza. ⁠Lo spazio “Prova a non cadere” in piazza Chico Mendez, con slackline per tutti. ⁠La suggestiva "Traversata della valle" in slackline, in programma sabato e domenica alle 18 in piazza Gino Strada, a cura dell’associazione Slackline Palermo.

“Siamo molto orgogliosi di questa nuova edizione e di questo nuovo luogo – dicono gli organizzatori – perché abbiamo rimesso mano al format del festival e stiamo ripensando, in una nuova chiave, le attività e questo è molto stimolante e ci da una grande spinta per rilanciare il festival. Il dialogo costruttivo nato con i componenti della Giunta Comunale di Isnello e le caratteristiche di questo luogo, ci permettono finalmente di realizzare, molte delle idee che per anni erano rimaste in cantiere e di questo siamo molto felici ed entusiasti. Abbiamo ritrovato la linfa che ci spinge a creare e a tessere relazioni. Il festival non è solo un momento in cui assistere a degli spettacoli di alto livello ma diventa un contenitore di “contenuti”, vogliamo dare voce agli ultimi e rilanciare a 360 gradi il concetto di arte inteso come rinnovamento dei popoli”.

Come ogni anno, il festival consolida le sue reti artistiche e culturali, intrecciando collaborazioni con altri eventi affini: Nov’aria (Novara di Sicilia), Urrà (Partanna), Espressivamente (Barcellona Pozzo di Gotto), Gratteri by night (Gratteri) e Prologo a Sanza, Festival dell’accoglienza (Sanza, SA). Il Valdemone cambia casa, e continua di fiorire. Proprio come una talea, che da un ramo trova nuova vita, il festival si rigenera, portando con sé la memoria, la visione e la forza di un’intera comunità. Il papavero, presente nella grafica ufficiale, ne diventa il simbolo: fragile e resistente al tempo stesso, capace di nascere ovunque, anche nei luoghi più inaspettati. È l’immagine della bellezza che resiste, che rinasce, che continua a fare sognare.

"Il Valdemone organizzato dalla Associazione Kiklos rappresenta un evento artistico di grande rilievo nel panorama culturale siciliano. - dice il sindaco di Isnello Marcello Catanzaro - Siamo ben lieti, quindi, di aver dato una nuova casa al festival e ritengo che questa manifestazione debba essere rilanciata e rinvigorita, allargando lo sguardo su altri Comuni del nostro territorio. Quanto bello sarebbe un Festival di arti di strada madonita, una settima di eventi in più Comuni. La cultura è un elemento fondamentale per la sopravvivenza delle nostre Comunità. E il Valdemone Festival con le sue note caratteristiche, unitamente ad altri eventi che hanno trovato terreno fertile nel nostro Territorio, può e deve costituire un ulteriore elemento per rigenerare i nostri borghi e la nostra area interna, per resistere e continuare, così, a vivere questi luoghi, che vanno certamente difesi e riscattati".

 

 

 

 

 

 

 

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