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Auto storiche, torna il Giro di Sicilia sul tracciato di mille chilometri

La manifestazione è organizzata dal Veteran car club Panormus ed è dedicata alla memoria di Piero Taruffi

Bugatti, Porsche, Jaguar, Lancia, Maserati, Alfa Romeo: da lunedì 12 a domenica 18 maggio più di 200 auto d’epoca, provenienti da varie parti d’Italia, Europa, America e Giappone, percorreranno le strade siciliane. Torna il “Giro di Sicilia – La Sicilia dei Florio”: giunto alla 34 esima edizione, rievoca la storica corsa voluta da Vincenzo Florio nel 1912 e può annoverarsi tra le più antiche al mondo. Una gara di oltre mille chilometri che si snoda tra ginestre, ulivi e l'azzurro del mare costiero, in un clima di avventura e agonismo.

Il Veteran car club Panormus, che cura l’organizzazione del Giro, stamattina ha illustrato alla stampa il programma. Erano presenti Antonino Auccello, presidente del Veteran car club Panormus e consigliere federale Asi, Mariano Cuccia, direttore del Veteran car club Panormus, l’assessore comunale allo Sport, Alessandro Anello e due storici dell’epopea dei Florio: Vincenzo Prestigiacomo e Salvatore Requirez.

La manifestazione 2025 è dedicata al settantesimo anniversario della vittoria del pilota Piero Taruffi che, con la sua Ferrari Lm Spider, nel 1955 si aggiudicò la gara. Testimonial del Giro sarà infatti la figlia, Prisca Taruffi, che per tutta la settimana guiderà la fiammante auto del padre. Ma ci sarà pure il mitico campione di Formula 1 Arturo Merzario.

A guidare il museo viaggiante anche quest’anno sarà Antonino Auccello: «Il Giro di Sicilia è una delle pagine più gloriose ed entusiasmanti dello sport automobilistico italiano e internazionale e la sua rievocazione merita altrettanta considerazione per il suo valore culturale. Un raduno automobilistico che costituisce un’opportunità unica per turisti, curiosi e appassionati, che potranno immergersi nella cultura locale e scoprire, lungo le varie tappe, il patrimonio storico isolano».

«L'amministrazione comunale sostiene il Giro di Sicilia come grande vetrina di promozione di Palermo e della Sicilia nel mondo – ha detto l'assessore al Turismo e sport, Alessandro Anello -. La corsa voluta dai Florio nel 1912, nata in connubio con la “Targa”, non è solo una manifestazione sportiva di auto storiche. È un'iniziativa che celebra l'identità culturale di un territorio e di un popolo. Uno spettacolo che, oltre al capoluogo, va in scena su alcuni fra i palcoscenici naturali più belli dell’Isola. Siamo certi che i tanti equipaggi – ha aggiunto l'assessore - contribuiranno a valorizzare su scala internazionale l'immagine di una città in crescita, proiettata sempre di più sul turismo di alto livello».

Per Vincenzo Prestigiacomo: «Il Giro di Sicilia è una corsa leggendaria che rievoca piloti leggendari. Lungo il percorso c'è ancora una Sicilia in cui è rintracciabile il suo patrimonio storico, culturale, artistico. L’edizione n. 34 del Giro di Sicilia è dedicata a Piero Taruffi, un pilota che fu molto legato alla Sicilia. La sua vittoria fu una lotta a colpi di acceleratore con Umberto Maglioli, anche lui su Ferrari. Alla fine Taruffi la spuntò soltanto per otto minuti».

Salvatore Requirez si è soffermato sulla figura di Taruffi: «Trovo particolarmente appropriata la dedica di questa edizione alla figura di Piero Taruffi. Se si dovesse, infatti, stilare una classifica di merito tra i tanti campioni che parteciparono alla corsa siciliana tra il 1912 e il 1957, difficilmente troveremmo qualcuno in grado di scalzare il pilota laziale dal primo posto. Ottenne, infatti, due vittorie assolute e ben quattro secondi posti. Un campione a tutto tondo che non vinceva solo in Sicilia (trionfò anche alla Targa Florio del 1954) ma che fu capace di aggiudicarsi la Carrera Panamericana e la Mille Miglia (le corse più difficili dell’epoca) e anche il G.P. di Svizzera di Formula 1. A questo va aggiunto la sua straordinaria attività di progettista che, grazie a prototipi motociclistici di sua creazione, gli consentirono di accaparrarsi diversi record mondiali».

Il Giro di Sicilia è un evento Asi-Fiva (Fédération Internationale des Véhicules Anciens) ed è inserito all’interno della manifestazione nazionale Circuito Tricolore Asi (Automotoclub storico italiano), patrocinato dai ministeri della Cultura e delle Infrastrutture e Trasporti, dall’Anci, da Città dei motori e dalla Costa del mito.

I cenni storici

Quando si parla del Giro di Sicilia si rischia spesso di incorrere in uno dei più frequenti luoghi comuni della storia delle corse automobilistiche del secolo scorso, quello di ritenerlo come la sorella minore della Targa Florio. In realtà le cose non stanno così. Solo apparentemente si tratta di due eventi diversi, perché l’origine è comune. Il Giro di Sicilia era la Targa Florio. Tutto inizia nel 1912, quando don Vincenzo si rese conto che per la Targa Florio era giunto il momento di cambiare formula. Si andrà avanti ogni anno con interruzioni soltanto negli anni dei due conflitti mondiali. Il Giro proseguì fino al 1958.

Il programma

Lunedì 12 e martedì 13 maggio

Saranno due giornate di anteprima con “Aspettando il Giro di Sicilia”. Ecco alcuni dettagli. Il 12, dopo la registrazione dei partecipanti e le cosiddette verifiche al Golf club Palermo (Villa Airoldi, in piazza Leoni), i vari equipaggi si sposteranno a Mondello. Qui, fino alle 16, si potranno ammirare le auto storiche davanti alle Terrazze del Charleston. Un’iniziativa in collaborazione con Italobelga per far conoscere la costa e lo splendido mare. Alle 16 ci si sposterà su Monte Pellegrino per la visita culturale del Santuario di Santa Rosalia.
Il 13, altra giornata di verifiche al Golf club ed esposizione delle auto davanti al Charleston di Mondello. Alle 16, gli equipaggi andranno a Monreale per la rievocazione “Coppa Panormitan” 1904-2025 la prima corsa dei Florio. Sosta in piazza Duomo.

Mercoledì 14 - il Giro di Sicilia entra nel vivo

Dalle 10 alle 15: verifiche al Golf club e poi esposizione delle auto a Mondello. Alle 17, il “Circuito di Palermo” e visita guidata alla Palazzina cinese. Alle 17,30 appuntamento in piazza Verdi, davanti al Teatro Massimo, dove saranno presenti il presidente nazionale dell’Asi, Alberto Scuro, Arturo Merzario, campione di Formula 1 e Prisca Taruffi, figlia del pilota Piero Taruffi. A presentare le auto storiche al pubblico sarà Savina Confaloni giornalista del Corriere della Sera.
Rombo di motori e partenza alle 20. Prime tappe: Termini Imerese (dove è prevista una sosta e l’accoglienza della città), centro storico di Cefalù e arrivo a Pollina

Giovedì 15

Partenza da Pollina alle 8, 30 per il Grand Prix dell’Etna. Tappe a Castel di Tusa, Santo Stefano di Camastra (accoglienza), Sant’Agata di Militello: sosta e visita guidata al castello Gallego. E ancora, Capo d’Orlando, Ucria, Santa Domenica Vittora. Dopo una sosta per il pranzo, tutti in macchina per Randazzo, Linguaglossa, Zafferana Etnea e Grand Prix dell’Etna – prove di abilità.  E ancora, Nicolosi, Mascalucia e arrivo a Brucoli per cena e pernottamento.

Venerdì 16

Alle 8,30 a Brucoli “Memorial Villoresi”. Tappa a Siracusa, con visita culturale guidata a Ortigia e Rosolini (con accoglienza). Si procede per Modica, Ragusa Ibla, Comiso, Vittoria, Gela (dove sono previste l’accoglienza e le prove di abilità) e infine arrivo a Marina di Butera.

Sabato 17

Alle 8,30 partenza da Marina di Butera - trofeo “Costa del Mito”. Poi di nuovo in macchina, direzione Palma di Montechiaro e Valle dei Templi di Agrigento: aperitivo, visite e prove di abilità. Tappe a Porto Empedocle (accoglienza della città), Scala dei Turchi e Siculiana: anche qui accoglienza e visita del parco di Selinunte a bordo delle auto. Sempre a Selinunte, alle 19, all’Hotel Paradise beach, premiazione “Giro di Sicilia” e cena di gala.

Domenica 18

Partenza da Selinunte. Tappe a Castelvetrano (accoglienza), Partanna (accoglienza e prove di abilità), Alcamo (accoglienza).
Il giro si concluderà a Partinico, dove con il supporto del Comune e del sindaco, Pietro Rao, alla Real Cantina Borbonica ci sarà la premiazione “La Sicilia dei Florio”, evento ideato dal Veteran car club Panormus e patrocinato dall’amministrazione.

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