Da «Scarpa d’oro di Isola delle Femmine», all’età di 20 anni, a «Palma d’Oro», a 55 anni, per le Paralimpiadi di Parigi 2024, il passo è breve, anche se, in realtà, di anni ne sono passati ben 35 e la strada di mezzo è stata lunga e faticosa, ma sempre costellata di successi. Un destino già scritto per Orazio Scarpa, classe 1969, siciliano, nato e cresciuto ad Isola delle Femmine, in provincia di Palermo, che, fin da ragazzo, ha mostrato, oltre che dedizione e passione per lo sport a 360°, doti fisiche e capacità atletiche fuori dal comune. Autodisciplina, allenamento costante, carattere da vendere, impegno, sacrificio ed equilibrio psicofisico sono sempre stati i suoi punti di forza e le sue qualità distintive alla base dei suoi trionfi sportivi.
Oggi, 16 dicembre, in seguito ai risultati eccezionali conseguiti dalla Delegazione Italiana ai Giochi Paralimpici di Parigi 2024, arriva per Orazio Scarpa, Direttore tecnico della Nazionale di Atletica paralimpica, l’ennesimo riconoscimento in carriera, ossia la Palma d’Oro al Merito Tecnico paralimpico, una delle massime onorificenze sportive conferite dal Comitato Italiano Paralimpico. Il conferimento avviene anche in ragione della sua preziosa attività di collaborazione e dell’impegno profuso nello sport paralimpico.
La cerimonia di consegna della Palma D’oro, trasmessa in diretta televisiva Rai, è avvenuta oggi, a Roma, presso la Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, davanti alla presenza delle massime autorità.
«La sorpresa di ricevere un riconoscimento inatteso - ha dichiarato il commissario tecnico - è un’emozione che assume un significato puro, gratuito, che ritengo sia il valore aggiunto nell'accogliere, con gioia, il coronamento di un percorso. Ringrazio, innanzitutto, mia moglie, la mia famiglia, la Fidal Sicilia, la Fisdir, la Fispes e la mia Scuola, persone e Istituzioni che negli anni hanno certamente contribuito alla realizzazione di questo traguardo».
Durante le recenti Paralimpiadi, che si sono svolte a Parigi dal 28 agosto all’8 settembre 2024, gli Azzurri si sono classificati al sesto posto nel medagliere per nazioni, portando a casa un palmarès di 71 medaglie: 24 d’oro, 15 d’argento e 32 di bronzo. Un vero e proprio record, che ha permesso di superare il precedente primato, stabilito a Tokyo nel 2020. Di queste medaglie, ben 8 sono arrivate dall’Atletica paralimpica: quattro ori, tre argenti e un bronzo. La medaglia di bronzo porta la firma di un’altra siciliana, la gelese Monica Contrafatto, 43 anni, che ha gareggiato nei 100 metri femminili T63, insieme a Martina Caironi, arrivata sul gradino più alto del podio con un tempo di 14.16 e vincitrice anche di un argento nel salto in lungo T63. Maxcel Amo Manu, invece, ha conquistato la medaglia d’argento nei 100 metri maschili T64. Inoltre, nella disciplina del lancio del disco, l’Italia vince due ori con Oney Tapia (F11) e Rigivan Ganeshamoorthy (F52) e un argento con Assunta Legnante (F11), che conquista anche un oro nel getto del peso femminile (F12).
Nel 1985, a soli 16 anni, Orazio stabilisce il record nazionale di pentathlon, nella categoria allievi, sfoderando prestazioni sportive eccellenti nelle prove multiple (100 metri, salto in lungo, salto in
alto, getto del peso e 1000 metri). «Superman arriva da Isola delle Femmine», scrisse, all’epoca, una nota testata giornalistica. Il giovane Clark Kent isolano, sempre più lanciato nel panorama
nazionale dell’atletica leggera e sempre più affamato di vittorie, si ripete l’anno successivo, stabilendo l’ennesimo record italiano nella stessa disciplina. Nel corso della sua carriera da atleta, Scarpa, oltre ad esprimersi bene nelle prove multiple, dimostra ottime doti da quattrocentista, sia nei 400 metri piani che nei 400 metri ad ostacoli. Infatti, nel 1989, all’età di 20 anni, stabilisce il nuovo primato regionale siciliano nei 400 metri ad ostacoli, battendo, con un tempo di 53’’1 e senza allenamento specifico, il precedente record di 53’’3, risalente a 16 anni prima, ad opera del bagherese Gaetano Lino. Le sue sempre più frequenti imprese titaniche gli valsero, sui giornali dell’epoca, gli appellativi di Scarpa d’oro e Incredibile Hulk di Isola delle Femmine.
Nel frattempo, il giovane Orazio, sognando una carriera da atleta, intraprende gli studi all’Isef. Dopo il diploma Isef, consegue la laurea magistrale in Scienze Motorie e, successivamente, intraprende percorsi non accademici all’interno della Federazione di Atletica e della Scuola nazionale dello Sport (esperto di preparazione fisica e tecnico di IV livello europeo), che gli conferiscono una formazione specialistica di alto profilo. Dopo numerosi anni di esperienza nel settore tecnico-sportivo di varie discipline, imbocca la strada dell’insegnamento, che, nel 2005, lo porta a cimentarsi anche nel ruolo di allenatore.
Ma, la vera svolta, che gli consente di approcciarsi al mondo paralimpico, arriva nel 2012, quando incontra per la prima volta, presso l’Istituto Comprensivo Carini Calderone di Torretta, Raffaele Di Maggio, un ragazzo con disabilità intellettiva relazionale che frequenta la prima media. Orazio, da vero talent scout, ravvede nel giovane grandi potenzialità atletiche, decidendo, pertanto, di mettere a servizio di Di Maggio le sue competenze tecniche, acquisite nei suoi anni di carriera. Pian piano, Raffaele Di Maggio si fa strada nel mondo paralimpico internazionale, correndo
i 100 e i 200 metri in ambito Fisdir (Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva e Relazionale), nella categoria T20, distinguendosi nella massima competizione internazionale Virtus Global
Games (Brisbane, Australia, 2019) e divenendo l’attuale Campione Paralimpico Fisdir.
Gli ottimi risultati raggiunti da Di Maggio donano una folgorante visibilità ad Orazio Scarpa nelle federazioni nazionali paralimpiche, mettendo in luce le sue eccellenti capacità di allenatore. Da quel momento in poi, le proposte fioccano e la sua carriera di tecnico paralimpico prende il volo. Dal 2012 al 2016, diventa coordinatore tecnico regionale e formatore della Fidal (Federazione Italiana di Atletica Leggera).
Nel 2015, viene chiamato a rivestire il ruolo (che tuttora mantiene) di responsabile tecnico nazionale della Fisdir, nel settore velocità. Nel 2017, il Panathlon International gli conferisce l’ambitissimo Premio Fair Play 2016 per il gesto. Alla fine dello stesso anno, riceve il Premio Fair Play 2017 per la carriera, come riconoscimento del suo profondo impegno nel mondo dello sport Special Olympics e Paralimpico. Nel 2018, entra a far parte del settore tecnico della Fispes (Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali) per l’attività giovanile, con il progetto Fispes
Academy.
Sempre nello stesso anno, Raffaele Di Maggio vince l’argento per la Nazionale maggiore, agli Europei di Berlino 2018. Il 18 febbraio 2022, grazie al suo brillante percorso professionale ed ai continui attestati di stima in ambito nazionale, Orazio Scarpa viene nominato nuovo Direttore Tecnico della squadra nazionale di Atletica leggera Paralimpica dal Consiglio Federale della Fispes.
Attualmente, è insegnante di sostegno presso l'istituto comprensivo Carini Calderone di Torretta ed è stato, per tanti anni, coordinatore per l’inclusione scolastica e referente per la promozione delle attività sportive. Recentemente, nell’ambito della sua attività di formatore di nuovi tecnici, ha pubblicato, in collaborazione con altri due autori (Vincenzo Duminuco e Mario Poletti), un vero e proprio manuale di Atletica leggera paralimpica, intitolato «Atletica leggera paralimpica. Specialità, storia, apprendimento, metodologia e tecnica delle diverse specialità».
In passato, atleta straordinario, oggi acclamato Direttore Tecnico della Nazionale di Atletica paralimpica. In realtà, Orazio Scarpa non ha mai smesso di essere, prima di tutto, un atleta. E, forse,
è proprio questo il segreto dei suoi recenti successi anche in veste di tecnico. Nel momento stesso in cui decide di fare il grande salto e passare dall’altra parte della staccionata, accettando gli incarichi di allenatore, Orazio continua, come al solito, ad allenarsi strenuamente, praticando gli sport più svariati, sempre pronto a scendere in campo, in prima linea, per affrontare l’ennesima competizione sportiva. La forma mentis e la grinta dell’atleta sono rimaste immutate nel tempo, come se tutte le volte dovesse lui stesso affrontare le nuove sfide. Quando lo sport ce l’hai marchiato a fuoco nel tuo Dna, è impossibile andare contro natura. Orazio incarna la perfetta sintesi dell’atleta e del tecnico. Nel suo percorso professionale, i due ruoli si fondono in un connubio
perfetto, supportandosi vicendevolmente.
Orazio Scarpa rappresenta, da tempo, per la comunità di Isola delle Femmine un vero e proprio orgoglio isolano. Le sue eroiche gesta hanno fatto sì che il suo piccolo borgo marinaro brillasse nel firmamento nazionale dello sport, balzando agli onori della cronaca sportiva. In ambito locale, svolgendo per tantissimi anni il ruolo di istruttore nella palestra comunale, ha rappresentato, per diverse generazioni, un punto di riferimento per lo sport, insegnandone il valore educativo e sociale.
Nel corso degli anni, si è fatto promotore e organizzatore di svariate attività sportive e culturali (in primis, tornei di pallavolo), favorendo indimenticabili momenti di aggregazione comunitaria,
soprattutto in occasione delle Estati Isolane. Adesso, dopo anni di duro lavoro e dopo gli incredibili record giovanili, Orazio taglia un altro importantissimo traguardo: la Palma d’Oro al Merito Tecnico paralimpico. Siamo certi che non sarà l’ultimo, perché la Scarpa d’oro di Isola delle Femmine non si è mai fermata. Corre, inarrestabile, da anni, macinando chilometri su chilometri, alla ricerca della prossima meta da raggiungere, del prossimo sogno da coronare, del prossimo oro da conquistare.
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