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Palermo, sopralluogo del Comune alla palestra dello Sperone: la Circoscrizione protesta per non essere stata invitata

Sopralluogo dell'assessore comunale allo Sport alla palestra comunale del quartiere Sperone di Palermo intitolata a Valentino Renda: obiettivo è il recupero dell'impianto dopo vent'anni di mancato utilizzo. Già ad agosto Anello aveva annunciato il progetto per restituire fruibilità al campo di calcio a 5 annesso alla palestra. L'assessore ne aveva annunciato la riqualificazione grazie alla donazione di un manto in erba sintetica e due porte nell'ambito del progetto Fattore campo, iniziativa promossa da Bkt, sponsor della Serie B, che mette in funzione aree sportive nelle città per favorire l’integrazione e la socializzazione. Palermo nella stagione 2022-23 si è classificata al primo posto.

«Inaugureremo il campo a fine settembre - aveva detto Anello - insieme con i giocatori del Palermo calcio. Un risultato importante, frutto della sinergia fra Bkt e la Lega nazionale professionisti Serie B, che con il sostegno dell'amministrazione comunale vedrà ripristinare anche l'impianto di illuminazione, in collaborazione con Amg, e la rete di recinzione ad opera della Reset. Il campo sarà assegnato alle società e/o associazioni sportive che ne faranno richiesta».

La visita di oggi per controllare le opere ha però scatenato una polemica. «Oggi - dichiara il presidente della II Circoscrizione Giuseppe Federico -, per l’ennesima volta, la Circoscrizione è stata mortificata da una commissione consiliare e dall’assessore Anello, che hanno effettuato un sopralluogo alla palestra comunale dello Sperone Valentino Renda senza neppure avvisarci. Figuriamoci estendere un invito. Le Circoscrizioni sarebbero, dunque, ospiti non graditi nel proprio territorio di appartenenza. Questa è la dimostrazione che il decentramento è lontano anni luce dal programma elettorale del sindaco che, purtroppo, rimarrà lettera morta. Mi auguro che l’assessore Anello e il presidente Alotta non abbiano commesso questo sgarbo istituzionale per la diversa collocazione politica. Se il valore delle Circoscrizioni è questo, vi chiedo di abolirle definitivamente».

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