Dentro al progetto Panormus Basket, Paternò: «Vogliamo l’inclusione sociale, l’obiettivo è formare uomini»
Eventi formativi, cultura dello sport e inclusione sociale. Sono solo alcuni degli ingredienti che costituiscono la Asd Panormus Basket Palermo del presidente Flavio Paternò e del general manager fondator Gino Prestigiacomo. Gli attori protagonisti? Oltre 250 tesserati, tutti ragazzi dai 12 anni in su e divisi tra Academy e prima squadra. A presentare il progetto, nato ormai 5 anni fa, è stato il vice presidente Carmelo Paternò. Dare spazio ai meno fortunati, dare di nuovo vigore ad uno sport che nel capoluogo trova sempre meno spazio di realizzazione: "Siamo l'associazione Asd Panormus Palermo, siamo nel territorio da 5 anni – ha detto il vice presidente dell’iniziativa -. Questo progetto nasce per lo più nei quartieri popolari, siamo nati infatti a Bonagia, dove abbiamo anche la sede storica. Siamo nel territorio di Ballarò, al Villaggio Santa Rosalia e abbiamo diverse scuole. Vogliamo fare crescere i nostri ragazzi, dare loro la possibilità di fare sport, con regole e discipline. Formare uomini con il rispetto per l'avversario e per la società in cui viviamo. I ragazzi quando hanno 12 anni sono delle spugne, recepiscono tutto”. Negli anni, la Panormus è diventata centro di accoglienza e opportunità socio-culturale: “Materialmente abbiamo tantissimi ragazzi, alcuni anche della Guinea e io sono felicissimo di averli in squadra. Abbiamo tante famiglie che portano questi ragazzi da noi, a zero spese. Abbiamo under 13, 15, 16 e Under 17 che fa l'Eccellenza Nazionale. C'è poi la prima squadra che fa la Serie D e un'academy in collaborazione con un'altra società di Bagheria, la ‘Pallacanestro Bagheria 92’: c'è un rapporto di amicizia che dura da tanti anni. Cerchiamo di portare avanti questo progetto importante". Sport ma non solo, anche iniziative sociali di spessore che formano l’individuo. Come l’ultima, organizzata al Parco della Favorita: “I ragazzi hanno raccolto la plastica e l’hanno portata al centro apposito di raccolta rifiuti. Siamo stati anche a Mondello insieme alla società "Quattro zampe" nazionale che si occupa del salvataggio dei cani. Partite sulla battigia e tanto divertimento insieme, è stato bello. Una volta al mese – ha continuato il dottor Paternò - andiamo nei quartieri popolari, montiamo un campo e facciamo giocare i ragazzi che non per forza sono dell'associazione, anche altri". Dentro al progetto voluto fortemente dalla passione di un padre (Carmelo) e del figlio Flavio, nonché presidente e giocatore della Panormus Basket. Tanto entusiasmo e anche qualche difficoltà trovata nel percorso, ma l’importante è non perdere mai di vista l’obiettivo: “Vorremmo le palestre scolastiche ma attendiamo il via libera del Comune, non solo noi, ma tutti. Stanno facendo un bando che va avanti dal 25 settembre e devono decidere. Specialmente dopo il Covid i ragazzi hanno sofferto molto, stiamo facendo il possibile ma non è semplice”. Tutto gira attorno ai giovani e allo sviluppo di valori davvero importanti. Un’età media di 17 anni e 250 ragazzi pronti a mettersi in gioco: “Solo mio figlio che ha 32 anni alza un po’ la media - ha detto scherzando Paternò -. Qual è l’obiettivo per quest’anno? Vincere ci piace, ma voglio che i nostri ragazzi crescano bene. Ci interessa solo questo”.