«Innumerevoli e prolungate chiusure dell’impianto di Viale del Fante, o il funzionamento di una sola delle due vasche, che non riesce in alcun modo a soddisfare la domanda proveniente sia dalle società di nuoto, pallanuoto e nuoto sincronizzato impegnate nelle rispettive competizioni nazionali e internazionali, che dall'utenza del settore di propaganda di base, che dall'utenza pubblica». Così si apre la lettera inviata dalle società natatorie sportive palermitane all’indirizzo del sindaco, Roberto Lagalla, e all’assessore allo sport Sabrina Figuccia. L’inizio del nuovo anno sembra, dunque, seguire il trend negativo del 2022 e degli anni precedenti: in particolare, però, l’autunno dello scorso anno conquista il primo gradino del podio come tra i più disastrosi nella gestione della piscina comunale, chiusa per ben tre volte a causa della presenza del batterio della legionella nelle tubature, il guasto di una valvola di regolazione delle acque in vasca coperta e infine alla rottura di un tubo di acqua sanitaria negli spogliatoi maschili. «In 2 casi su 3 tali problemi sono stati risolti solo grazie all'intervento delle società affiliate alla Federazione Italiana Nuoto che si sono divise le spese per una rapida risoluzione degli stessi - prosegue la lettera -. Nell'unico caso in cui il problema poteva essere facilmente risolto dal Comune con una squadra di pochi uomini competenti in campo edile/sanitario, si è verificata una chiusura della vasca coperta di 10 giorni, mentre l'intervento posto in essere ha richiesto appena 3 ore, ma ben 3 sopralluoghi». Una situazione ormai portata all’estremo dall’aumento del 120% per il biglietto di ingresso - pagato anche dagli iscritti delle società - e del 35% dell’affitto degli spazi acqua per le società sportive. Ma non solo: «La conduzione e ordinaria manutenzione degli impianti tecnologici non è assolutamente in linea con la spesa ad essa sottesa - continuano nella lettera le società -, Le ripetute chiusure nelle giornate festive e prefestive, non fanno altro che rendere più complesso, lungo e oneroso il processo di riscaldamento delle acque nei giorni successivi, oltre a determinare le classiche chiusure dei lunedì mattina e L'ennesima chiusura di queste ore, con la stagione agonistica ormai nel suo vivo, l'attività di base per i bambini e il nuoto master che avevano appena ripreso un poco di vigore, genera un danno inimmaginabile alle società che a fronte di spese ingenti che stanno portando alla loro graduale moria, vedono anche compromessa la possibilità di essere competitive, un danno alla loro immagine ed a quella della Città di Palermo che di fatto non ha una struttura pubblica funzionante». Chiamata in causa, l’assessore allo Sport ha fatto sapere che «giovedì 12 gennaio, alle ore 15, incontrerò le società sportive palermitane che utilizzano la piscina comunale. Sappiamo perfettamente - prosegue Figuccia - che l'impianto di viale del Fante è uno dei peggiori "malati cronici" della città, che questa amministrazione ha ereditato in condizioni di sfacelo e con impianti in pessimo stato e che funzionano un giorno no e l'altro neanche. Oggi l'impianto sta in piedi solo per la grande buona volontà di tutti. Condivido quasi del tutto la lettera aperta scritta dai club palermitani, che da anni vivono sulla loro pelle le drammatiche condizioni della piscina, una situazione che va avanti da tanti, troppi anni, che stiamo cercando di tamponare, pur con risorse economiche ed umane parecchio limitate». Per riuscirci, l’amministrazione comunale fa fede sui fondi del Pnrr: «Finalmente - prosegue l’assessore -, si potrà cominciare a vedere qualche soluzione grazie ai fondi del Pnrr, ben 11 milioni, che restituiranno dignità alla nostra splendida piscina comunale, rendendola sicura, affidabile, con impianti nuovi e tecnologicamente avanzati. I lavori saranno avviati prima dell'estate e con le società discuteremo anche delle soluzioni da avviare durante la fase dei lavori. Sono certa che dal dialogo nasceranno soluzioni concrete, nell'ottica di una nuova stagione sportiva anche per il nuoto e tutti gli sport acquatici».