La pallacanestro ce l'aveva nel Dna. Ma a renderla unica non erano solo talento, tecnica e passione, ma anche la grande umiltà che la caratterizzava. È morta, a soli 34 anni, la cestista palermitana Elisa Trevisano, a causa di un male che non le ha lasciato scampo. Lascia un bambino di 10 anni e un marito, anche lui giocatore di pallacanestro. Così la ricordano le compagne, gli amici e chi ha condiviso con lei momenti indimenticabili. "Sei stata la prima giocatrice tesserata per l'Otium Pallacanestro Palermo - scrive Fabio Cocchiara - Abbiamo passato diversi campionati in giro per la Sicilia e poi per l'Italia. Il tuo carattere, la tua grinta e la voglia di vincere erano trascinanti. Ricordo che in una telecronaca di una partita, il cronista esclamò: "Oggi Elisa Trevisano vede il canestro come la vasca da bagno", mutuando una frase che Dan Peterson destinava ai grandi giocatori dell'NBA, a significare che con il tuo tiro da tre punti, stavi facendo strame della squadra avversaria. Le nostre strade poi si sono divise ma il mio affetto per Te è rimasto immutato. Sapevo che non stavi bene da tempo ma ancora una volta la tua grinta sembrava avere avuto la meglio. Poco fa un violento pugno nello stomaco ha colpito la mia Anima. Arrivederci Elisa e chissà che in cielo possa averti nuovamente nella mia squadra". Così invece la ricorda Green Basket Palermo. "Ciao Elisa! Un dolore profondo ci attanaglia, il basket palermitano perde a soli 34 anni uno dei sui figli migliori, figlia d’arte, Elisa Trevisano lascia una impronta indelebile sia come giocatrice ma sopratutto come educatrice, non a caso abbiamo scelto questa foto in mezzo ai suoi amati bambini. Persona dalle doti umane straordinarie, una forza della natura, vulcanica organizzatrice, sempre pronta a nuove iniziative e progetti ,ci mancherai ELI tanto tanto, un immenso abbraccio a Marco il bimbo e tutta la famiglia". "Oggi ci ha lasciati Elisa, pilastro del nostro campus estivo - si legge nella pagina Facebook del Tennis Club Palerm, 2 - Maestra di basket che, sin dal suo ingresso nel nostro staff, è stata amata e stimata da chiunque. Ragazza solare, una forza della natura, un vulcano di idee, una combattente dentro e fuori il campo. Mancherai a tutti Eli, ma soprattutto ai tuoi allievi che hanno avuto l’onore di conoscere la tua professionalità e la tua grande umanità. Il club si stringe a Marco e al piccolo Daniele".